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Missoni, la SS24 sfila in un caleidoscopio giocoso e trasparente di colori

Missoni, la SS24 è un caleidoscopio di colori e trasparenze
Il direttore creativo Filippo Grazioli ha sfilato a Milano con la collezione SS24 di Missoni. Un inno alla gioia di vivere grazie al potere dei colori!

Missoni ha sfilato nel cuore di Brera. L’ex campo da gioco della Pelota è stato invaso da monumentali sfere metallizzate dall’artista Shawn Kolodny che hanno distorto proporzioni ed accentuato i colori affievolendoli allo stesso tempo. Gli ospiti dello show della maison si sono fatti strada nella penombra su seat disposti su curve ellissoidali. «Questa collezione giocosa è nata da una domanda divertita: “how to enjoy reality?” La risposta si concretizza nell’esplorare le gioie della materia, della forma e del colore», ha spiegato il direttore creativo Filippo Grazioli.

La parola d’ordine? Trasparenza. Discreta e senza malizia, come simbolo di leggerezza e di innamoramento di quella gioia di vivere resa possibile dal potere della moda. Le luci si alzano sulla passerella bianca e parte il soundtrack, ritmato con tocchi di sintetizzatore che cita il clavicembalo.

Missoni, la SS24 è un caleidoscopio di colori e trasparenze
Filippo Grazioni in passerella dopo la sfilata Missoni SS24

Missoni SS24

Il bianco della passerella si ritrova poi anche in molti capi della sfilata SS24. Alternato al giallo, al viola e soprattutto all’arancio con le loro incursioni vivaci. Spesso nelle fantasie a righe tanto care alla maison lombarda, anche nella loro versione più geometrica.

Gli abiti, le maglie e le gonne velano i corpi e li svelano. Abiti come pezzi di un intarsio, di un puzzle dal finale aperto: blazer, pantaloni e bermuda sartoriali. Bluse, tute e abiti aderenti. E tacchi alti oltre a importanti occhiali da sole. Il tutto in una tavolozza di colori sorbetto, freschi ed estivi mescolati a bianchi e neutri. La collezione incarna l’altrove, è un’utopia che la moda ha reso possibile giorno dopo giorno. All’infinito, con spontaneità e leggerezza. Lo svolazzare di una balza, il ritmo di una stampa mettono l’atto di vivere il momento sotto la lente di un caleidoscopio. E così il risultato del brand è sempre diverso.

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