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Alessandro Borghese:  «Torno con 4 ristoranti, per la ripresa del settore confido nell’arrivo dell’estate»

È un vero cult della televisione italiana. Nel corso degli anni è stato capace di creare un’abitudine immancabile e di trasformare semplici ristoratori in agguerriti concorrenti di una sfida particolare, con l’irrinunciabile pagella da stilare a fine pasto nella speranza di ottenere l’agognato “dieci”.

È “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” che torna, con dieci nuovi episodi, a partire da stasera 23 aprile alle 21.15 su Sky e NOW TV. Il primo appuntamento di visione è preceduto, alle ore 20.45, da “Alessandro Borghese 4 Ristoranti– Speciale The Jackal”. Si tratta di un’esilarante sfida a colpi di cacio e pepe tra lo chef e il collettivo di videomaker.

Nella prima puntata della produzione originale Sky realizzata da Banijay Italia lo chef Borghese è stato costretto temporaneamente ad abbandonare l’amato van. Il suggestivo teatro della contesa è, infatti, Venezia, dove quattro ristoratori si sfidano per decretare il migliore rappresentante della cucina in laguna. A contendersi il titolo ci sono: Simone con la Trattoria Povoledo. Nicola con Zanze XVI, Orietta con Ogio Ristorante e Caffè Contemporaneo e, infine, Gipi con Riviera Ristorante per Onnivori. In questa prima puntata il piatto oggetto di bonus è il fegato alla veneziana.

Le prossime puntate si svolgeranno in alcuni dei luoghi più affascinanti e caratteristici della Penisola. Ci saranno le due metropoli Roma e Milano, ma anche la Valle d’Aosta, la Carnia, la Val BadiaArezzo, il Conero, la Lunigiana e il Cilento.

Alessandro Borghese

 «Quando si ritornerà alla normalità, le persone avranno il desiderio di concedersi una cena fuori»

In tempi di Coronavirus e di ristoranti ancora chiusi, mentre si attendono ancora le decisioni per la fase 2, può sembrare inopportuno andare in onda con un programma di cucina. Ma Alessandro Borghese, amatissimo dal pubblico, è l’eccezione alla regola.  «Ho 60 persone in cassa integrazione, ma non posso permettermi di abbattermi per rispetto verso le loro famiglie. Sono convinto, che quando si ritornerà alla normalità ai ristoranti, occorrerà prenotare con anticipo, torneremo a fare la fila in taluni posti, tanto sarà il desiderio delle persone di concedersi una cena fuori casa. Non mi preoccupano quelli di livello o stellati che hanno già postazioni non ravvicinate, ma le trattorie, quelli a conduzione familiare, i posti dove ci si recava ogni sera per stare in compagnia, sarà più difficoltoso osservare il distanziamento».

Alessandro Borghese

Alla domanda su come pensa si possa tornare a cenare fuori con le mascherine, i guanti e il distanziamento, Borghese risponde:  «intanto confido, per chi ha la possibilità, nell’arrivo dell’estate con i tavoli all’aperto. Il distanziamento, credo ci si organizzerà anche nelle cucine. La storia delle mascherine mi inquieta francamente, io stesso che ho la mia attività sono abituato ad andare ai tavoli informarmi più volte se tutto va bene, non ho la sfera magica per guardare al futuro».

 «In quarantena sono ingrassato, ma da una settimana sto a stecchetto»

Per quanto riguarda la quarantena, che sta trascorrendo in casa, Chef Borghese ammette: «La sto trascorrendo da privilegiato. Sono circondato dalle donne, una meravigliosa moglie, due figlie adorabili, che vedo tutti i giorni,  e una simpatica suocera».

Infine, a proposito della dieta da osservare in quarantena, Alessandro Borghese confessa: «È una settimana che sto a stecchetto. Non chiedete a me mi sono guardato allo specchio e mi sono spaventato. La reclusione fa brutti scherzi, ma non dormendo e guardando di tutto in TV fino alle 3 di notte. Sono un pessimo esempio, ma sono in netto calo ora».

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