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Saint Laurent, la collezione uomo SS22 sfila a Venezia e celebra la natura e l’arte

Saint Laurent torna a sfilare dal vivo a Venezia per presentare la collezione uomo Primavera/Estate 2022 incorniciata da un’installazione dell’artista Doug Aitken

Scende il tramonto sulla laguna e Saint Laurent si prepara per l’attesa sfilata uomo Primavera/Estate 2022 che segna il ritorno del brand ad un evento dal vivo dopo oltre un anno. Per l’occasione, il direttore creativo Anthony Vaccarello ha commissionato all’artista americano Doug Aitken l’installazione che fa da sfondo allo show. La stessa che il brand donerà alla città di Venezia, per celebrare i 1600 anni trascorsi dalla sua fondazione – e al suo pubblico internazionale, in concomitanza con la Biennale di Architettura.

L’opera, costruita sull’Isola della Certosa, si chiama Green Lens e sarà accessibile gratuitamente al pubblico dal 16 al 30 luglio. E come ha rivelato Vaccarello: «L’iconografia di culto di Saint Laurent ha sempre combinato discipline creative tra arte e moda. Attraverso queste collaborazioni voglio fondere le visioni artistiche di diversi campi in un’opera unica». 

Lo show Primavera/Estate 2022 di Saint Laurent

L’ispirazione di Vaccarello per lo show Primavera/Estate 2022 di Saint Laurent è stata la collaborazione tra moda e arte. La collezione è orgogliosa di un’estetica anni ’70 che è la firma di Saint Laurent. Composto da collari increspati, camicie fluttuanti, papillon delicati. Gli sguardi giocano in un Rock ‘n’ Roll-ready stile gotico di epoca vittoriana. Altrove, Vaccarello propone poi tessuti che evocano un’immagine del decoro veneziano: ricchi velluti, jacquard e delicati pizzi attaccati a una tavolozza di tonalità gioiello come il viola reale e il verga d’oro. Sebbene Venezia abbia più di 1.200 anni, Vaccarello immagina la città primordiale attraverso una lente moderna nella sua collezione più recente.

Green Lens di YSL

Green Lens evoca un immaginario futuro attraverso le sue superfici cristalline, riflettendo la vegetazione circostante, l’acqua e il cielo in continua evoluzione. L’idea è quella guardare al domani in modo positivo, favorendo un dialogo che proietti la natura in un futuro in cui si fonde con l’innovazione. «Green Lens è un artwork vivente. È opera d’arte, installazione e palcoscenico», ha commentato Doug Aitken. Tutti i materiali utilizzati verranno riutilizzati, riciclati o donati ad associazione artistiche e culturali. Piante e alberi utilizzati per l’installazione verranno poi ripiantati sull’Isola della Certosa per la sua riforestazione. La maison inoltre si impegna a ristrutturare le rovine del monastero della Certosa, per renderle visitabili dal pubblico internazionale e dagli stessi cittadini di Venezia. Sempre grazie al brand, verranno inoltre ristrutturate le mura della Certosa che erano state danneggiate dall’acqua alta del 2019.

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