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La Giornata del gatto nero, per sfatare le superstizioni e celebrare questi felini

Il 17 novembre si celebra la Giornata del gatto nero, per festeggiare la bellezza di questi felini e superare antiche e infondate superstizioni legate al colore del loro pelo

La Giornata del gatto nero è dedicata alla straordinaria bellezza di questi felini. Il 17 novembre mira non solo a celebrarli, ma anche a sfatare tutti i falsi miti e le superstizioni legate al colore del loro manto. Non a caso, il giorno scelto è proprio il 17.

Giornata del gatto nero

Oggi, 17 novembre, si celebra la Giornata del gatto nero. In Italia e in quasi tutto il mondo, si festeggiano i felini dal colore nero e si invitano le persone ad adottare i gatti neri che, molto spesso, a causa del loro colore fanno più fatica a trovare una famiglia che li accolga. Ancora oggi, infatti, esistono miti e superstizioni legate all’animale nero. La Giornata del gatto nero è una ricorrenza istituita dall’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (AIDAA). Questa festa è giunta alla sua sedicesima edizione, e vuole riabilitare la reputazione del gatto nero, oggetto di credenze popolari ingiuste da svariati secoli.

Il 17 novembre è la Giornata del gatto nero

Le origini delle superstizioni

I gatti neri sono associatici alla sfortuna e alla malasorte. Nel Medioevo, il felino nero era visto come un animale satanico che portava sfortuna. Il suo pelo nero, inoltre, era poco visibile di notte e la fluorescenza dei suoi occhi, molto spesso, spaventava. Da quel periodo, deriva la superstizione che afferma che porti sfortuna vedere un micio nero che attraversa la strada.

Il 17 novembre è la Giornata del gatto nero

La giornata ci fa riflettere su quanto sia importante abbattere il pregiudizio ed adottare un gatto, senza pensare al suo colore. Questa pantera nera in miniatura è un animale molto elegante e sensibile. Secondo alcune ricerche, i gatti neri hanno una minore propensione a contrarre determinate malattie.  Inoltre, in Egitto, il felino nero era venerato e la divinità Bastet era rappresentata proprio da un micio di colore nero. Nei paesi asiatici, oggi, è un simbolo di fortuna e buon auspicio.

 

 

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