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Antonella Carone torna nel ruolo di Perfidia in “Me Contro Te – Il Mistero della Scuola Incantata”

Antonella carone intervista perfidia me contro te
Pugliese, classe 1988, Antonella Carone ha in tasca due lauree, una in Lettere e una in Editorial e Scrittura. La passione per la recitazione l’ha avuta sin da bambina e infatti, parallelamente agli studi, ha frequentato anche la Libera Università di Alcatraz, messa su da Dario Fo, Franca Rame e portata avanti ora dal figlio Jacopo.

In quel luogo, tra Gubbio e Perugia, Antonella Carone ha vissuto, imparato, condiviso idee e pensieri con la coppia di grandi attori e drammaturghi. In quelle lezioni Dario Fo le faceva leggere suoi monologhi, come “Storia della Tigre” mentre con la voce, in sottofondo, emetteva suoni e ritmi, improvvisava, jazzava dando vita a duetti spiazzanti e meravigliosi. E il Maestro e Franca Rame le hanno insegnato quasi tutto quello che sa della recitazione. 

Tanti i ruoli da lei interpretati in teatro, ma la grande popolarità per Antonella Carone è arrivata interpretando il ruolo di  “Perfidia”, l’antagonista dei Me Contro Te. Con questo personaggio, Antonella è entrata tra i vilain del cinema per ragazzi. Il primo film di Sofì e Luì, famosissimi YouTuber amati da tutti i bambini tra i 3 e i 12 anni, è uscito nel gennaio 2020 ed ha riscosso un successo enorme. Ha incassato 9 milioni e mezzo di euro, scalzando dalla vetta del botteghino persino “Tolo Tolo” di Checco Zalone. Ora Sofì e Luì stanno per tornare con “Me Contro Te – Il Mistero della Scuola Incantata”, che sarà in sala dal 18 Agosto 2021. E nel cast ritroveremo anche Antonella Carone nel ruolo di Perfidia.

Tra un film con i Me Contro Te e l’altro, l’abbiamo apprezzata anche nel film drammatico “Spaccapietre” dei fratelli De Serio, presentato alla 77 Mostra Internazionale del cinema di Venezia. Un film di denuncia sul capolarato, purtroppo ancora diffuso in certe realtà del Sud Italia, dove interpreta il ruolo della moglie di Salvatore Esposito. Oggi Antonella Carone è con noi su Wondernet Magazine per raccontarci del suo ruolo di cattiva nel nuovo film di Sofia Scalia e Luigi Calagna, e anche della sua vita di neo mamma e dei suoi progetti per il futuro.

Dal 18 agosto ti rivedremo nel secondo film dei Me Contro Te. A chi ti sei ispirata per il ruolo di Perfidia?

Antonella Carone: Sono moltissimi i riferimenti cinematografici (e non) a cui ho mi sono ispirata. Prima di essere attrice, sono una spettatrice onnivora e capita che tante suggestioni partano da ciò che vedo e finiscano nei miei personaggi. Tra i miei modelli ci sono la splendida Esmè Squalor di “Una serie di sfortunati eventi” e Yzma de “Le follie dell’imperatore”, nella versione italiana doppiata da Anna Marchesini.

La cosa più divertente accaduta sul set?

Antonella Carone: Non c’è un episodio in particolare perché è l’intera lavorazione del film molto divertente per noi. Succede spesso che dalle scene che stiamo girando scaturiscano certe fantasticherie che, nel momento in cui ce le raccontiamo, ci fanno ridere moltissimo. E alcune di queste finiscono addirittura nel montaggio finale!

Antonella Carone, intervista a Perfidia dei Me contro Te
Antonella Carone nei panni di Perfidia

Tu vieni da esperienze teatrali e cinematografiche piuttosto distanti dal mondo di YouTube. Come hai conosciuto Sofì e Luì?

Antonella Carone: Li ho conosciuti quando sono stata chiamata per il provino. Avevo già lavorato col regista Gianluca Leuzzi in una puntata della seconda stagione di “Untraditional” con Fabio Volo. Un pomeriggio mi scrisse che mi avrebbe contattato la casting Giusy Marrone per provarmi nel ruolo di un film al quale stava lavorando. Quando mi arrivò lo stralcio, cercai “Me Contro Te” su Google e compresi la forza trascinante di questi due ragazzi che, iniziando col fare video nella loro cameretta, erano riusciti a diventare gli idoli indiscussi dei bambini. Da allora iniziai a fare attenzione mentre passavo davanti alle librerie, alle edicole, ai negozi di giocattoli: i loro volti erano praticamente ovunque!

Qual è secondo te il motivo dello straordinario successo dei Me Contro Te?

Antonella Carone: La combinazione di due fattori: la costanza e l’essere arrivati per primi a colmare una fascia di mercato scoperta. In questo, sono stati dei visionari e degli instancabili lavoratori. Loro stessi mi hanno raccontato di come i primi video contassero davvero una manciata di views. Ma ciò che premia in rete è la perseveranza. Loro hanno continuato giorno dopo giorno e hanno raccolto sempre più consensi. Si sono lanciati in progetti di volta in volta più ambiziosi sempre andando a segno, curando personalmente ogni dettaglio, attentissimi ai linguaggi e ai contenuti che veicolano.

Antonella Carone, intervista a Perfidia dei Me contro Te
Photo Credits: Riccardo Ghilardi© Hair and make-up: Marta Ricci per Simone Belli agency

Sei mamma di un bimbo di pochi mesi, Gabriele. Quando crescerà gli leggerai le fiabe, come si usava una volta, o lo lascerai guardare i video su YouTube?

Antonella Carone: Gli leggerò le fiabe, senza dubbio. Già gli racconto storielle per farlo addormentare, cullandolo al suono della mia voce e nella magia del racconto sento quanto si rafforzi il nostro legame. Tuttavia sono consapevole che anche lui, prima o poi, fruirà dei contenuti online, su YouTube o altre piattaforme. Non ci vedo nulla di male. Stiamo parlando della generazione dei nativi digitali, come possiamo opporre resistenza? Piuttosto facciamo attenzione ai contenuti, così come una volta i genitori si preoccupavano delle cattive amicizie!

Quando è nata la tua passione per la recitazione?

Antonella Carone: Alle scuole medie. Seguivo un corso di recitazione e a fine anno partecipammo ad un concorso internazionale di teatro scolastico. In quell’occasione vinsi un premio come migliore attrice. Quel piccolo traguardo (che all’epoca mi sembrò enorme!) mi diede fiducia a credere che quella poteva essere la mia strada.

Come sei arrivata all’Università di Alcatraz, di Dario Fo e Franca Rame?

Antonella Carone: Ricordo che mandai la candidatura accompagnata da una lettera motivazionale. Non era necessario un provino perché Alcatraz era molto più di una scuola. Era un luogo di scambi, di incontri, di convivialità artistica. Si viveva tutti lì e, fuori dall’orario dei corsi, a cena o a colazione, poteva capitare di essere seduto affianco a Dario Fo che ti raccontava un aneddoto sorseggiando un caffè.

Antonella Carone, intervista a Perfidia dei Me contro Te
Photo Credits: Riccardo Ghilardi© Hair and make-up: Marta Ricci per Simone Belli agency

Com’è stato imparare da loro? Qual è l’insegnamento più grande che ti hanno lasciato?

Antonella Carone: La testimonianza della loro vita è per se stessa il più grande insegnamento che potessero trasmetterci. Ma soprattutto, loro mi hanno insegnato che puoi fare l’attore sempre e comunque, basta avere la necessità di raccontare una storia. “Se vuoi fare questo mestiere, devi farlo!” mi disse una volta Dario. Intendeva “praticarlo”, farlo con la stessa concretezza con cui l’artigiano fabbrica un oggetto,  non aspettare una chiamata ma essere artifici del proprio essere attori. Recitare è come scendere in campo. È un atto politico, rivoluzionario.

Dopo il primo film con i Me contro Te, hai recitato accanto a Salvatore Esposito nel film drammatico “Spaccapietre”, presentato a Venezia 77. Quanto c’è di te in Angela?

Antonella Carone: Più che di “me”, in quel personaggio ci sono tante donne. Mogli e madri che nel nostro sud, nella mia Puglia, ogni mattina raggiungono in pullman i campi e lavorano anche dodici ore al giorno per qualche decina di euro, sottostando ai soprusi del caporalato. Lo fanno per arrotondare le entrate di una famiglia monoreddito o perché sono le uniche in casa a poter lavorare.

Per alcune di loro il destino è stato impietoso e la cronaca ce lo ricorda. Angela come Paola Clemente ma anche come tutte le donne che per la propria famiglia non si risparmiano. E lo fanno con un amore e una forza disarmanti.

Photo Credits: Laila Pozzo©

Parliamo di cinema e pandemia. Si è fatto e si sta facendo abbastanza per sostenere i lavoratori dello spettacolo?

Antonella Carone: Assolutamente no. Ci sarebbe molto da discutere. Le regole con cui sono stati erogati i sostegni sono tutt’altro che impeccabili ma quanto meno la pandemia ha il merito di aver avviato un dibattito, portato all’attenzione pubblica lo status di “lavoratore” di ogni artista e smascherato  alcune cattive pratiche nella gestione dello spettacolo dal vivo. Ma questa è un’altra storia…

Progetti futuri?

Antonella Carone: Un mese fa ho finito di girare un altro film che uscirà prossimamente, ma ulteriori dettagli sono ancora top secret. Per l’autunno, invece, stiamo lavorando per riprogrammare diverse tournée teatrali cancellate a causa del covid. Tra le prime, attesissime conferme, la tournée di un “Miles Gloriosus” per la regia di Marinella Anaclerio a Milano e in altre regioni d’Italia.

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