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Caterina Murino: la madrina di Venezia 80 tra eleganza, talento e impegno sociale

Caterina Murino, tutto sulla madrina di Venezia 80
L’80ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia si prepara a vivere momenti di grande eleganza e talento grazie alla presenza di Caterina Murino. La Bond Girl di “Casino Royal” è stata scelta per condurre le serate di apertura e chiusura dell’evento cinematografico più atteso dell’anno

Tra poco più di una settimana prenderà il via l’80ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Diretta da Alberto Barbera, questa edizione promette di essere ancor più memorabile grazie alla presenza di Caterina Murino, che condurrà le serate di apertura e di chiusura.

Mercoledì 30 agosto 2023 l’attrice salirà sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione. Sarà lei poi a guidare, sabato 9 settembre, la cerimonia di chiusura in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali dell’80ma Mostra.

Caterina Murino madrina di Venezia 80

Nata a Cagliari il 15 settembre 1977, Caterina Murino avrebbe voluto diventare medico. Già da bambina era animata dal desiderio di mettersi al servizio degli altri. Desiderio che è riuscita a realizzare più tardi attraverso il suo impegno sociale. Non riesce però a superare i test di ammissione all’Università, e la sua vita prende una piega del tutto diversa.

A vent’anni partecipa a Miss Italia e si classifica quinta, vincendo la fascia di Miss Deborah e diventando testimonial della casa di bellezza. Nel 1999 prende parte come Letterina alla prima edizione di “Passaparola” condotto da Gerry Scotti. Contemporaneamente, inizia la sua formazione artistica presso il laboratorio teatrale della Scuola di Cinema e Teatro di Francesca De Sapio.

Caterina Murino, tutto sulla madrina di Venezia 80
Instagram @caterina_murino_official

Da Miss Italia a Bond Girl in “Casino Royale”

La carriera di Caterina Murino è costellata di ruoli significativi che dimostrano la sua versatilità come attrice. Dopo il debutto in “Nowhere” nel 2002, il suo talento si è rapidamente affermato in produzioni internazionali come “Il bandito corso” (2004) e “Casino Royale” (2006), dove ha interpretato la memorabile Bond Girl Solange. Le sue interpretazioni si sono susseguite in pellicole come “Non pensarci” (2007), “Il seme della discordia” (2008) e “Antigang – Nell’ombra del crimine” (2015), dimostrando la sua abilità nel muoversi tra generi diversi. Il 2023 la vede impegnata nella produzione del film “The Opera!” di Davide Livermore e Paolo Gep Cucco, un ulteriore passo in avanti nella sua carriera artistica.

Caterina Murino, tutto sulla madrina di Venezia 80
Instagram @caterina_murino_official

L’impegno sociale

Oltre alla sua indiscutibile abilità artistica, Caterina Murino ha dimostrato un impegno sociale profondo, supportando cause a favore dei diritti umani. Il suo contributo come ambasciatrice di Amref Italia e Amref Francia, paese dove vive attualmente con il compagno Edouard Rigaud, avvocato, è un riflesso della sua dedizione a promuovere il cambiamento positivo nel mondo.

Caterina Murino, tutto sulla madrina di Venezia 80

Caterina Murino ha inoltre studiato gemmologia all’ING, (National Institute of Gemology) di Parigi, ed ha creato un’azienda di gioielli artigianali che porta il suo nome. Profondamente legata alla Sardegna e alle sue radici, nel 2015 Caterina scopre che dei 400 artigiani che fino a 20 anni prima lavoravano la filigrana sarda ne erano rimasti soltanto una ventina in tutta l’isola. Così, per aiutare gli ultimi a non scomparire per sempre, Caterina ha deciso di dedicare tutti i suoi pezzi alla filigrana sarda, una lavorazione che ha origini millenarie.

Ogni anello “Fili di Vento” della linea Caterina Murino Jewellery sostiene la campagna “Stand Up for African Mothers” di AMREF, per formare ostetriche in Africa. Il brand supporta inoltre l’associazione OndaRosa, che difende le donne e i bambini vittime di violenza domestica, i volontari di Speranzampetta Onlus e la Australian Koala Foundation, 

 

 

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