Wondernet Magazine
MODA

“Adaptive”, la collezione inclusiva di Tommy Hilfiger pensata per chi ha una disabilità

adaptive
Convivere con una disabilità, che sia in termini di protesi, sedia a rotelle o bisogni speciali derivanti da autismo o disturbi simili, significa avere maggiore bisogno di semplificare azioni quotidiane per altri considerate “banali”. Anche allacciarsi le scarpe o chiudere una zip può essere per loro un movimento meno pratico di quanto si possa immaginare.

Dall’esperienza di genitore di bimbi autistici, Tommy Hilfiger ha messo le conoscenze acquisite a disposizione di tutti gli adulti con disabilità o genitori come lui alle prese con bambini speciali. La nuova collezione Adaptive è stata concepita proprio per agevolare i loro movimenti e rendere loro la vita più facile.

Il marchio ha mantenuto il suo stile, rivolgendo però la sua collezione a un target specifico, adattando solo alcuni dettagli senza incidere sul design e sul comfort. L’obiettivo è solo quello di permettere a chi è affetto da una qualsiasi disabilità di vestirsi con più facilità e magari recuperare un po’ di autonomia nei gesti. Più funzionalità e inclusività, insomma, per garantire libertà di movimento e sicurezza di sé.

La linea Adaptive

La storia di questa collezione comincia nel 2016, quando sbarca per la prima volta negli USA una collezione primavera per bambini. Le fa seguito l’anno successivo una linea autunno per adulti. Oggi Adaptive allarga il suo raggio, sbarcando anche in Australia, Giappone ed Europa. Include capi per adulti e bambini, uomo e donna: dalle classiche t-shirt o polo con logo alle camicie, passando per giacche, pantaloni e abiti.

Ma in cosa differiscono, rispetto a quelli di una collezione “tradizionale”? Tommy Hilfiger Adaptive include chiusure magnetiche e zip con cursori più grandi (utilizzabili con una sola mano). In questo modo si semplificano i gesti di coloro che possiedono una mobilità ridotta. Per lo stesso scopo, ci sono orli e spalline regolabili, scolli ampi e fondi dei pantaloni più larghi, adattabili a chi possiede protesi o tutori. I capi per le persone in sedia a rotelle hanno una parte frontale più bassa: in questo modo si scongiura il rischio che si formino pieghe. Non ci sono tasche né cuciture, ma elastici, chiusure a strappo e a cordoncino e fibbie. I materiali sono prevalentemente innovativi tessuti stretch.

Articoli correlati

Dior, la campagna Cruise 2022 è un’affascinante Odissea contemporanea

Redazione Moda

Laura Biagiotti: la sfilata futurista a Roma è un omaggio a Giacomo Balla

Paola Pulvirenti

Louis Vuitton: in arrivo l’esclusiva collezione sci luxury in edizione limitata

Paola Pulvirenti

Lascia un commento