Wondernet Magazine
INTERVISTE

Roberto Emanuelli: «L’amore non ci completa, non è una medicina: è una scoperta che rende la vita più bella».

Roberto Emanuelli intervista Adesso lo sai
Classe 1978, romano e con un mondo intero da raccontare. Roberto Emanuelli è uno scrittore che racconta l’amore e le sue infinite sfumature. Nel 2015, sfida il destino pubblicando Davanti agli occhi. Il libro diventa un successo, e i lettori crescono giorno dopo giorno.

I romanzi si susseguono, confermandolo come uno degli autori contemporanei più amati e rendendolo molto popolare anche su Instagram. Ora è il turno del romanzo Adesso lo sai, pubblicato da Sperling & Kupfer. Al centro della storia ci sono Francesca e Giulia, una madre ed una figlia, due generazioni accomunate dal sogno di un amore. Roberto Emanuelli sa raccontare con parole leggere ma incisive le persone ed i loro sentimenti, prende con mano ogni stato d’animo altrui e lo fa diventare suo, non dimenticando mai che l’amore, quando esiste, non smette mai.

Intervista a Roberto Emanuelli 

Quando hai scritto “Adesso lo sai”? 

Roberto Emanuelli: Ho scritto questa storia durante il lockdown, un periodo inaspettato e delicato per tutti noi. Quel momento ci ha catapultato in una realtà diversa che ci ha privato in modo giusto della libertà. Ci siamo ritrovati sospesi, in una sorta di bolla. In quei mesi, mi sono ritrovato in una casa nuova, con ancora gli scatoloni da sistemare e ho iniziato a scrivere. Sicuramente, è stato difficile scrivere in un momento in cui il mondo sembrava essersi fermato. Il lockdown mi ha portato tanto silenzio, che all’inizio faceva paura, ma poi pian piano mi è servito per guardarmi dentro, per farmi le domande giuste e per avere delle risposte che cercavo.
Roberto Emanuelli intervista Adesso lo sai
La cover di Adesso lo sai, il romanzo di Roberto Emanuelli

Al centro di questa storia c’è l’amore. Scrivendo questo romanzo, cosa hai compreso di questo sentimento? 

 Roberto Emanuelli: L’amore, in generale, è davvero il motore del mondo. Mi sono reso conto che spesso ci ritroviamo a stare con persone che non mettono la stessa quantità di amore che, invece, mettiamo noi all’interno di una relazione. Bisogna saper amare le persone che abbiamo accanto. Scrivendo questo romanzo, ho compreso che l’amore non smette mai di esistere. Se ti innamori davvero di qualcuno, quel sentimento non svanisce mai. Quella persona può sicuramente uscire fuori dalla vita per varie ragioni, ma difficilmente l’amore che si è provato, esce fuori dal tuo cuore.

Nella descrizione del tuo libro scrivi anche che nell’amore riesci a trovare te stesso…

Roberto Emanuelli: Sicuramente, è importante amare le persone che si hanno al proprio fianco, ed è fondamentale ricordarsi l’amore che si prova, a prescindere da ciò che ci regala l’altra persona. Credo molto nell’amore verso sé stessi. Qualche volta, succede anche a me, non riusciamo ad amare la nostra persona. Non amando noi stessi, non riusciremo ad amare “bene” nessun altro. Nessuno ci potrà amare profondamente. Potremmo sentirci continuamente incompleti se non ci prendiamo cura della nostra persona.
Roberto Emanuelli intervista Adesso lo sai

Quindi, amare non ci completa? 

Roberto Emanuelli:  Spesso, siamo lì ad aspettare sempre qualcuno che ci completi ed è la cosa più sbagliata del mondo. L’amore non è una cura e non è una medicina. Non siamo malati, siamo persone già sane e già complete. Il sentimento arriva non come medicina, ma come una scoperta in più per noi che ci rende la vita più bella.

In “Adesso lo sai” le protagoniste sono due donne, madre e figlia. Come ti sei avvicinato a queste due figure femminili? 

Roberto Emanuelli: In tutti i miei romanzi (tranne in Davanti agli occhi) affronto due vite, due punti generazionali molto diversi. Mi piace scoprire le varie sfaccettature del genere umano e dei sentimenti. Mi affascinava molto poter raccontare la storia di una madre e di una figlia. Per me, è stata una grande sfida poter scrivere una storia in chiave totalmente femminile. Mi piaceva l’idea di capire e di analizzare le esperienze vissute da una donna di quarant’anni e quelle stesse esperienze, invece, vissute da una giovane ragazza. Francesca e Giulia sono stati due personaggi molto interessanti. Non è mai scontato raccontare il legame tra madre e figlia.
Roberto Emanuelli intervista Adesso lo sai

Perché nei tuoi romanzi ami raccontare i giovani? 

Roberto Emanuelli: I giovani sono la parte pura della nostra società. Per me, è necessario fare sempre uno sforzo di comprensione verso ognuno di loro per comprendere i loro pensieri e i loro stati d’animo. Hanno bisogno di essere capiti ed accolti. Sostenerli è tutto. Sono la parte migliore del nostro mondo. Vivono i sentimenti in modo pulito. Credono nelle cose in modo genuino. Si buttano nell’amore a viso scoperto, e proprio per questo vanno sostenuti. Nei loro legami d’amore c’è l’ingenuità e ci sono i sogni. Non sono sporcati dai compromessi e dal disincanto. Loro ci insegnano ad amare davvero.

C’è uno scrittore italiano che ammiri in particolare?

Roberto Emanuelli: Stimo molto Alessandro D’Avenia. Ci insegna l’amore e la delicatezza di certi momenti e di certi passaggi di vita molto belli. Credo che sia riuscito a trasmettere molti argomenti delicati ai più giovani. Condivide e divulga l’amore con le sue opere. Negli ultimi anni, ha dato grandi messaggi di speranza. Ha rivoluzionato l’approccio alla narrativa. La letteratura italiana ha molto da offrire. Ci sono tanti autori bravi che ammiro.

Ti piacerebbe che un tuo romanzo fosse trasformato in un film o in una serie TV? 

Roberto Emanuelli: Sì, assolutamente. Sto cominciando a seguire, adesso, un po’ di più le serie TV, alcune sono davvero meravigliose e fatte davvero bene. Sarebbe molto interessante vedere un mio romanzo trasformarsi in un film e magari anche in una serie. La cinematografia ha il suo fascino e la sua magia.
 

Articoli correlati

Jun Ichikawa, intervista all’attrice giapponese nel cast di “Addio al nubilato”

Alessia de Antoniis

Giorgio Tirabassi: «Questa serie è un tributo a Mattia Torre, che chiudeva le riunioni dicendo “Liberi tutti, ci vediamo domani”»

Anna Chiara Delle Donne

Giulio Brizzi, il giovane cinema italiano che cresce: «Vivo ascoltando sempre il mio cuore» 

Roberta Savona

Lascia un commento