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Genitori vs Influncer «Un film da vedere». Parola di Marco Zingaro, sul set con Giulia De Lellis e Fabio Volo

Marco Zingaro
È tra i film più attesi del periodo, complice un tema attuale e la curiosità di vedere all’opera una influencer d.o.c. come Giulia De Lellis, scelta tra gli interpreti di “Genitori vs Influencer”, opera che vede nel cast anche l’attore Marco Zingaro, pronto a raccontarsi a Wondernet Magazine.

L’ultimo set di Michela Andreozzi ha spento le sue luci in queste ore. L’avventura è conclusa, e adesso non resta che aspettare il risultato finale. A comunicarlo è proprio la regista con una gallery su Instagram, in cui sono ritratti i protagonisti di “Genitori vs Influencer”, ultima fatica prodotta da Paco Cinematografica, in coproduzione spagnola con Neo Art Producciones e Vision Distribution, quest’ultima impegnata anche nella distribuzione dell’opera. Tra gli interpreti c’è anche l’attore pugliese Marco Zingaro che, dopo molteplici esperienze tra set internazionali e serie TV, recita nel terzo lavoro scritto da Andreozzi insieme a Fabio Bonifacci.

Fabio Volo e Giulia De Lellis: il moderno rapporto padre-figlia

Fabio Volo, Ginevra Francesconi, Giulia De LellisPaola Tiziana CrucianiNino FrassicaPaola MinaccioniMassimiliano VadoMassimiliano Bruno e la stessa Andreozzi, sono i protagonisti di un film che racconta la modernità, attraverso il rapporto tra un genitore single di nome Paolo e sua figlia Simone (alla francese). Il legame tra i due è speciale ma, quando la ragazza diventa più grande, qualcosa cambia. Simone passa molto tempo al cellulare, attratta dal mondo dei social e individuando il suo idolo nell’influencer Ele-O-Nora (interpretata dalla De Lellis).

Intervista Marco Zingaro, nel cast di "Genitori vs Influencer"
Marco Zingaro con Michela Andreozzi e Giulia De Lellis

Suo padre invece, non sopporta la piazza virtuale e per questo dà il via ad una campagna contro l’abuso dei social network, proprio con l’aiuto di Simone che, ben presto, diventerà la sua web manager. Il progetto del papà, interpretato da Fabio Volo, avrà così tanto successo da trasformare il genitore in un influencer di successo.

Marco Zingaro nei panni di Renato, in “Genitori vs Influencer”

In un cast pieno di talenti e grandi rivelazioni, c’è anche Marco Zingaro, nei panni di Renato. Marco, origini pugliesi ma cittadino del mondo, grazie al mestiere della recitazione, nasce e cresce ad Andria, per poi diplomarsi alla Scuola Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico, a Roma. Dopo la formazione, inizia a lavorare con registi teatrali internazionali, come Gabor Stefan, nel Teatro Nazionale di Budapest in Ungheria.

Dopo le esperienze in Italia, tra TV e teatro, nel gennaio 2012 si trasferisce a Londra, pronto a costruire una nuova carriera internazionale. È allora che arrivano le collaborazioni con compagnie teatrali come The Old Vic Community Company, con un grande come Kevin Spacey alla direzione artistica, oppure con la Frantic Assembly, DV8, Complicite e Anomic Multimedia Theater, presso l’International Performing Arts Festival di Busan, nella Corea del Sud.

Intervista Marco Zingaro, nel cast di "Genitori vs Influencer"

Dal teatro al cinema, passando per Kevin Spacey

Un percorso artistico molto ricco quello di Marco Zingaro, che s’impreziosisce con le importanti collaborazioni con registi del calibro di Sam Mendes, per “007 Spectre”, oppure con Michael Lehmann, nella serie “Tyrant”, passando per i registi Sergio Mimica-Gezzan e Jan Michelini, per la serie “Medici – Master of Florence”. A loro si aggiungono le partecipazioni con la direzione di David Petrarca per “Knightfall”, oppure Davide Marengo per “Wolfsburg” e Guido Chiesa nel film “Belli di Papà”, per finire con Alrick Riley, che lo impegna in “Blood & Treasure”.

Di recente Marco ha iniziato la sua prima esperienza da regista in “Parlavano di Me”, spettacolo realizzato con la collaborazione tra NOZ Performing Company, di cui è co-fondatore e il Teatro Nazionale della Toscana. In una delle ultime pause dalle riprese di “Genitori vs Influencer”, lo abbiamo raggiunto al telefono per fargli qualche domanda sull’ultima fatica attoriale in cui è coinvolto nelle vesti di Rocco, nel set che è stato diretto da Michela Andreozzi.

L’intervista a Marco Zingaro

“Genitori vs Influencer”, ti sei divertito? Perché vederlo?

Marco Zingaro: Su questo set mi sono trovato estremamente a mio agio, il clima che ho respirato è stato quello che ogni attore può desiderare, libertà ed elasticità da parte di produzione, regia e colleghi, elementi fondamentali a mio avviso per creare e dare vita al proprio personaggio così da potersi concedere senza sovrastrutture ad ogni progetto. Non posso spoilerare più di tanto, credo che questo sia un film che tratta un argomento delicato e controverso nelle dinamiche familiari. Siamo costantemente bombardati da news che mostrano le diverse facce dei social. In questo film la regista è riuscita a raccontarci questa realtà da un punto di vista diverso, consegnandoci una storia che, sono sicuro, lo spettatore potrà leggere in più strati.

Intervista Marco Zingaro, nel cast di "Genitori vs Influencer"
Gli altri grandi attori del cast di Genitori vs Influencer. Da sinistra: Massimiliano Vado, Paola Minaccioni, Nino Frassica e Paola Tiziana Cruciani

Quali sono le differenze nell’essere diretti da una donna?

Marco Zingaro: Non mi era ancora mai capitato al cinema di essere diretto da una donna. Conosco e stimo Michela già da molto tempo e so come ama dirigere i suoi attori, quindi mi sono sentito davvero a mio agio e libero di esprimermi. Credo che le donne, in generale, abbiano un pizzico di innata sensibilità in più, un plus che non sempre appartiene agli uomini. Nel nostro mestiere tendo a non soffermarmi su eventuali differenze. Credo che alla fine dipenda sempre dall’attitudine e dal rispetto che si ha nei confronti di quelle persone che con te, se pur per un periodo ridotto, condivideranno un percorso.

Intervista Marco Zingaro, nel cast di "Genitori vs Influencer"
Marco Zingaro con Michela Andreozzi

Social e figli. Tu come la vedi?

Marco Zingaro: Non ti nascondo che alle volte i social mi fanno davvero paura! Sto per diventare padre di una bambina e ammetto che, ora più di prima, osservo questo strano universo con maggiore attenzione. Non sono mai stato una “socialmedia active person” e credo che continuerò sempre ad adoperarli per quelli che sono i miei fini lavorativi, ma mi rendo conto che per un bambino o adolescente, possano trasformarsi in qualcosa di difficilmente controllabile. Genitori ed istituzioni hanno il dovere di monitorare e guidare chi è più fragile soprattutto in questo periodo così delicato come quello della pandemia, dove i ragazzi privati dei loro contatti quotidiani possono facilmente trovare nei social un comodo surrogato della vita reale.

Volo e De Lellis. Cosa di loro ti porterai dietro?

Marco Zingaro: Ammetto che prima dell’inizio delle riprese non conoscevo Giulia, neanche nella sua attivissima vita social. Sono giunto sul set privo di aspettative e davvero desideroso di confrontarmi con qualcuno che non apparteneva sino a quel momento al mio ambiente professionale. Il risultato è stato aver conosciuto e condiviso questo viaggio con una splendida ragazza semplice e genuina. Di lei mi porterò sicuramente dietro la sua ammirabile capacità di perseverare nei suoi obiettivi… un esempio di real women power!

Intervista Marco Zingaro, nel cast di "Genitori vs Influencer"
Giulia De Lellis e Michela Andreozzi

Seguo Fabio Volo su Radio Deejay da sempre, quindi sul set mi è sembrato quasi ci conoscessimo da una vita, un po’ come un cugino col quale non smetti mai di essere adolescente. Fabio è davvero una persona con una profonda e vastissima cultura, capace di rendere assolate con la sua irriverente saggezza, quelle giornate che altrimenti sarebbero monocromatiche.

Intervista Marco Zingaro, nel cast di "Genitori vs Influencer"
Fabio Volo e Michela Andreozzi

“Parlavano di Me”, parlaci della tua prima regia.

Marco Zingaro: Lo spettacolo è una collaborazione tra NOZ Performing Company di cui sono co-fondatore, assieme a mia moglie Francesca Nerozzi e il Teatro Nazionale della Toscana. È di sicuro l’esperienza lavorativa più emozionante vissuta nella mia carriera. Prima di tutto per l’argomento trattato, in maniera irriverente e con una forte impronta di Physical Theatre, assorbita nelle mie molteplici esperienze maturate tra UK, Sud Corea e Ungheria. Racconta il delicato tema dei disturbi alimentari, affrontati dal punto di vista di una giovane donna che si relaziona ad una madre assente.

Con estrema pazienza e meticolosità, ho modellato questo spettacolo quasi come un artigiano fa con la sua opera. Il risultato è un mix di energia e sottile malizia che Francesca, protagonista in scena e per la prima volta diretta da me, consegna al pubblico arrivando diretta al cuore e allo stomaco.

Che differenza c’è tra estero e Italia e cos’è rimasto di quel diciannovenne partito dalla Puglia?

Marco Zingaro: Nel 2012, forse privo di stimoli, ho deciso di ripartire da zero e costruire una carriera all’estero, con l’idea di formare un ponte immaginario che connettesse UK, Los Angeles e l’Italia. Dopo sacrifici e forza di volontà, mi sto togliendo grandi soddisfazioni artistiche, anche se questo limbo che stiamo vivendo ha messo in ginocchio l’industry globale, abbattendo ogni confine. Le differenze sono tante ma, per citarne una, potrei dire che all’estero tutte le maestranze dello spettacolo, dai tecnici agli attori, sono adeguatamente supportate e tutelate da istituzioni ed industry stessa. Devo aggiungere però che in Italia, la pandemia ha aiutato a rafforzare associazioni di categoria, vedi l’esempio di UNITA, nata proprio nel lockdown. La strada però è ancora lunga.

Da buon Acquario e con un cognome da predestinato, la mia indole è quella di non fermarmi mai, di non accontentarmi ed essere sempre alla ricerca di quel quid in più. Questo è lo spirito che ho dentro da sempre e, in questo mondo fatto di colori e profumi, gioca una parte fondamentale il periodo di crescita in Puglia, una terra che mi scorre nel sangue e nella quale amo tornare, soprattutto quando Apulia Film Commission chiama.

Intervista Marco Zingaro, nel cast di "Genitori vs Influencer"

Hai saputo rinnovarti o imparare altro durante il Covid?

Marco Zingaro: In questo periodo alternato da lunghi momenti d’inattività, ho stravolto i miei piani. Soprattutto quando mi sono visto rimandare a data da destinarsi due serie TV, una per BBC e l’altra per Rai, che mi avrebbero impegnato per l’intero 2020. Non mi sono perso d’animo e, come ho sempre fatto, ho attuato il mio piano B. In poche settimane i miei orari e la mia quotidianità sono completamente mutati, trasformandosi in sveglie alle 5:00 del mattino e lavoro duro, questo perché oggi, oltre ad essere un attore, sono anche un imprenditore.

Credo che la costante precarietà, caratteristica principale della vita di noi artisti, in qualche modo sia anche il nostro punto di forza e, guardando la mia famiglia oggi, non mi sorprendo nel vedere una grande squadra affiatata per il domani.

Intervista Marco Zingaro, nel cast di "Genitori vs Influencer"

Come stai oggi e cosa consiglieresti ai colleghi che hanno perso entusiasmo?

Marco Zingaro: Sono sorpreso da quello che in un solo anno è cambiato nella mia vita. Sicuramente il Covid è stato l’acceleratore di alcuni processi legati al mio personale che, fino a quel momento, avevo tenuto in stand-by dando priorità alla mia vita artistica.

Oggi mi sento un uomo più consapevole e completo. Sono e sarò sempre un’artista, ma mi sono scoperto imprenditore, marito e padre. Il tutto perché, messo alle strette, invece di piangermi addosso mi sono concesso la possibilità di mettermi alla prova. Mi sono misurato con parti di me che non credevo di avere, scoprendo che sì, è dura e difficile, ma mai impossibile! Concedetevi la possibilità di scoprire che siete capaci di fare molto di più di quello che pensate o di quello che avete sempre fatto, spostate il punto di vista, guardate la vostra realtà da un’altra prospettiva, sono sicuro che rimarrete sorpresi da quanta forza, inventiva, coraggio o, chiamiamole “palle”, riuscirete a tirare fuori.

Che padre sarai?

Marco Zingaro: Difficile dirtelo ora, prima che i giochi siano fatti, faccio prima a dirti che padre non sarò. Chiusure ed imposizioni non faranno parte di me, bensì amore incondizionato nei confronti di lei ed una promessa che mi sono fatto da tempo: ascoltarla e cercare di comprenderla anche quando sarà adolescente. Sarà come girare il più bel film della mia vita, del quale non voglio perdermi neanche una scena.

 

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