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Heather Parisi documenta su Instagram la vita ad Hong Kong durante l’emergenza Coronavirus

Da due settimane circa, la showgirl Heather Parisi documenta sul suo profilo Instagram la vita quotidiana ad Hong Kong durante l’emergenza Coronavirus.

Fino a qualche settimana fa, la vita di Heather Parisi e della sua famiglia scorreva tranquilla. Ma da quando è scoppiata l’allerta per il diffondersi del Coronavirus, anche la loro quotidianità è cambiata. Da qualche tempo  la Parisi documenta sul suo profilo Instagram la vita ad Hong Kong, dove tutti indossano mascherine protettive.

Nel 2006 Heather Parisi ha sposato l’imprenditore Umberto Maria Anzolin, dal quale ha avuto i due figli gemelli, Elizabeth e Dylan, nati nel 2010. Dal 2011 la famiglia si è trasferita ad Hong Kong in seguito al fallimento della “Conceria Anzolin” di Montorso Vicentino, l’azienda della quale titolare il marito della Parisi era titolare. La stampa parlò di una fuga, ma la Parisi ha sempre smentito queste voci. Oggi Anzolin è amministratore generale della AFLimited, una società di ricerche di mercato con sede a Hong Kong.

Oltre a Elizabeth e Dylan, Heather Parisi ha altri due figli. Jewel, nata nel 1994 dalla sua relazione con Giorgio Manenti, e Jaqueline Luna, nata dalla storia con l’ortopedico Giovanni Di Giacomo.

Il primo video che documenta la vita ad Hong Kong durante l’emergenza Coronavirus è di due settimane fa. Riprende Heather Parisi e il marito con il volto coperto sulla scala mobile di un centro commerciale, dopo aver acquistato alcuni generi alimentari.

«A Hong Kong non c’è panico, nè isteria»

In un altro video si intravedono i due gemelli, e Heather scrive un lungo post:

«Molti mi chiedono come e quanto sia diversa la nostra vita dopo l’esplosione del #coronavirus Sarò sincera. Io ho sempre amato stare a casa, a leggere, a cucinare ad insegnare ai miei gemelli. E per questa ragione le nostre abitudini non sono assolutamente cambiate. In compenso, è lo stile di vita della gran parte dei cittadini di Hong Kong ad essere cambiato diventando molto più simile al mio. Infatti, la gente esce pochissimo e in gran parte lavora da casa. Questo accade per tutti gli impiegati pubblici, per la quasi totalità delle società finanziarie, per gli studi legali, per i commercialisti e per gli uffici amministrativi. Per coloro che sono costretti a lavorare in ufficio, è previsto il controllo della temperatura ogni volta che entrano dall’esterno.

Gli studenti svolgono le loro lezioni da casa collegati via computer con gli insegnanti e i loro compagni in una sorta di classe virtuale. Tutti indossano la mascherina e si disinfettano le mani all’entrata di ogni edificio pubblico. Gli ascensori e le scale mobili vengono sterilizzate ogni due ore. Non c’è panico, nè isteria, ma la consapevolezza che solo con il contributo di tutti indistintamente, questa epidemia può essere sconfitta. Se c’è una città che è preparata ad affrontare una simile situazione, questa è senz’altro Hong Kong e il numero circoscritto di malati, nonostante la vicinanza con la Cina, è lì a dimostrarlo».

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🇮🇹 Molti mi chiedono come e quanto sia diversa la nostra vita dopo l'esplosione del #coronavirus Sarò sincera. Io ho sempre amato stare a casa, a leggere, a cucinare ad insegnare ai miei gemelli. E per questa ragione le nostre abitudini non sono assolutamente cambiate. In compenso, è lo stile di vita della gran parte dei cittadini di Hong Kong ad essere cambiato diventando molto più simile al mio. Infatti, la gente esce pochissimo e in gran parte lavora da casa. Questo accade per tutti gli impiegati pubblici, per la quasi totalità delle società finanziarie, per gli studi legali, per i commercialisti e per gli uffici amministrativi. Per coloro che sono costretti a lavorare in ufficio, è previsto il controllo della temperatura ogni volta che entrano dall'esterno. Gli studenti svolgono le loro lezioni da casa collegati via computer con gli insegnanti e i loro compagni in una sorta di classe virtuale. Tutti indossano la mascherina e si disinfettano le mani all'entrata di ogni edificio pubblico. Gli ascensori e le scale mobili vengono sterilizzate ogni due ore. Non c'è panico, nè isteria, ma la consapevolezza che solo con il contributo di tutti indistintamente, questa epidemia può essere sconfitta. Se c'è una città che è preparata ad affrontare una simile situazione, questa è senz'altro Hong Kong e il numero circoscritto di malati, nonostante la vicinanza con la Cina, è lì a dimostrarlo. 😷 H* #heatherparisi #umberto #hkkids @elizabeth_parisi_anzolin_ @dylan_parisi_anzolin #hklife #hktwins #amolamiavita

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Seguono diversi altri scatti che compongono il reportage della Parisi. L’ultimodi tre giorni fa, ed è una foto che mostra la famiglia al completo, sempre a volto coperto, e lancia un messaggio: 

 «L’unica cura alla sindrome influenzale da Coronavirus è una enorme assunzione di responsabilità da parte di tutti, che significa il rispetto delle regole da parte di tutti senza isteria, senza panico e soprattutto senza dannosissimi e ingiustificati allarmismi». 

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🇮🇹 L'unica cura alla sindrome influenzale da Coronavirus è una enorme assunzione di responsabilità da parte di tutti, che significa il rispetto delle regole da parte di tutti senza isteria, senza panico e soprattutto senza dannosissimi e ingiustificati allarmismi. 😷 🇺🇸 The cure for the Coronavirus Flu Sindrome is an enormous commitment of responsibility for each and every one of us, which means everyone respecting the rules, without hysteria, without panicking and, most of all, without extremely harmful unjustifiable scaremongering. 😷 #heatherparisi #umberto #hktwins @elizabeth_parisi_anzolin_ @dylan_parisi_anzolin #hklife #hkkids #coronavirusoutbreak #Coronavirus #amolamiavita

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Nel frattempo, il numero totale di casi confermati di Covid-19 a Hong Kong è salito a 85, dato aggiornato a martedì 25 febbraio secondo i dati forniti dal Centro per la protezione della salute (Chp) della città.

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