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Matilde Gioli: «Sono uno spirito ribelle: mi rilasso a contatto con la natura e con le passeggiate a cavallo» 

Matilde Gioli è una delle giovani attrici più amate del cinema italiano. La sua carriera inizia quando Paolo Virzì la sceglie per il film “Il capitale umano”. Da quel momento in poi, il suo percorso diventa un susseguirsi di ruoli e storie da raccontare.

Negli scorsi mesi Matilde Gioli ha indossato il camice bianco nella serie di grande successo di Rai1 Doc- nelle tue mani”. Dal 2 luglio la vedremo su Amazon Prime Video nella commedia È per il tuo bene”  di Rolando Ravello, dove recita accanto a Marco Giallini, Isabella Ferrari e Giuseppe Battiston.

C’è qualcosa di molto profondo nel modo in cui Matilde Gioli si è fatta spazio nel mondo dell’arte in questi anni. L’attrice ha scelto di esprimere sé stessa, evolvendosi senza risparmiarsi mai.

Giorno dopo giorno, Matilde riscopre con delicatezza la sua anima, mette in gioco le sue idee. Si prende cura della bella persona che i suoi genitori le hanno insegnato ad essere. Vive con empatia, senza mai fare un torto alle sue emozioni. Ha imparato che ogni forma di libertà richiede coraggio.

matilde gioli

Nel film “È per il tuo bene”  interpreti il ruolo di Valentina. In che modo la descriveresti? 

Mi ha fatto molto piacere interpretare questo personaggio. Valentina è la classica “figlia modello” che si laurea in Legge, proprio come vuole suo padre. È una ragazza che sembra sposare pienamente il volere dei propri genitori. Nel corso della storia avrà un’evoluzione brusca, ma molto bella: improvvisamente, per amore, compirà una scelta incredibile e radicale. La sua decisione sarà un colpo per tutta la famiglia, ma sarà anche l’evento scatenante che permetterà lo sviluppo di tutta la vicenda. Questo film lancia un messaggio importantissimo: i genitori vogliono soltanto il bene per i propri figli, anche quando le scelte che compiono non sono conformi alle loro aspettative.

Matilde Gioli
Matilde Gioli con Marco Giallini in una scena di “È per il tuo bene” – Photo Credits: Angelo Di Pietro©

Che figlia senti di essere, invece, tu?

Sento di essere stata e di essere, ancora oggi, una brava figlia. Sicuramente non ho mai fatto annoiare mia madre e mio padre: ho sempre avuto uno spirito ribelle. In casa eravamo quattro figli. Sono felice ed orgogliosa di come i miei genitori ci abbiano lasciati liberi di decidere chi essere, di scegliere cosa fare e chi diventare, senza mai imporci le loro aspettative. Non ci siamo mai sentiti giudicati per le scelte che abbiamo compiuto. Ci siamo sempre sentiti liberi. Io, per esempio, non ho seguito il percorso professionale dei miei genitori. Ma nonostante ciò, la mia scelta di dedicarmi alla recitazione è stata accolta con grande interesse e con grande amore. 

In “Doc – Nelle tue mani” sei Giulia Giordano, un medico dedito al suo lavoro, con un forte senso del dovere. Cosa ti ha lasciato interpretare una donna del genere? 

Per il ruolo di Giulia sono stata mossa e motivata da una passione che avevo fin da bambina: quella di diventare un medico. Finito il liceo ho provato il test per entrare a Medicina, ma non l’ho superato. Poi mi sono laureata in Filosofia. Quando è arrivato questo progetto, sono stata davvero entusiasta. Sai, la vita ti sorprende perché ti riporta in qualche modo, attraverso altre strade, a fare delle cose che si collegano ai tuoi desideri passati. Sono finalmente riuscita ad indossare il camice, proprio come volevo. Ho cercato di dare voce a questo medico nel miglior modo possibile. Per dare realtà e credibilità alla storia, ho tirato fuori tutto il mio interesse nei confronti della medicina. È stato molto bello avere l’occasione di interpretare questo ruolo. Giulia si porta sulle spalle tanti pesi, e questo rispecchia sicuramente alcuni lati della mia vita. 

Matilde Gioli
Matilde Gioli con Luca Argentero e Sara Lazzaro in “Doc-Nelle tue mani”


Se ti guardi indietro e pensi al tuo percorso artistico ed umano, quali sono le consapevolezze che senti di aver raggiunto? 

Sono molto cambiata. Ultimamente, è accaduta una cosa molto importante dentro di me, che speravo accadesse da un po’: ho finalmente deciso che sono un’attrice e che farò l’attrice nella vita. Fino a poco tempo fa vivevo il mio lavoro come un perenne “stato sospeso”. Ho iniziato a recitare per caso, e quindi avevo un po’ di pensieri e di domande da pormi. Dopo il primo film a cui ho preso parte, mi sono chiesta: ”Sono davvero un’attrice o no?”. Ho adottato una sorta di cautela nei confronti di me stessa e delle mie aspettativa. Non ho voluto crederci “troppo”, forse per paura di avere delusioni. Questi anni di lavoro mi hanno dimostrato che questo è il mio mondo, questo è ciò che so fare. Poi ogni set rappresenta una grande scuola, per me. Più vado avanti, più riesco ad immagazzinare lezioni importanti. 

Dal tuo profilo Instagram emerge una forte empatia verso gli animali. Che rapporto hai con la natura? 

Sono nata e cresciuta in città, ma i miei genitori mi hanno dato sempre la possibilità di conoscere i prati e i boschi, portandomi in montagna. Per anni ho frequentato gli scout e ho dormito in tenda. Ho sempre avuto un grande contatto con la natura e una passione per gli animali. Appena ho un minuto libero, per me, è fondamentale correre verso un campo o un prato e buttarmici dentro. Quando sono a contatto con i cavalli, i gatti, i cani, mi sento in pace. Sono arrivata al traguardo dei trent’anni, ho vissuto un po’ di esperienze che mi hanno portata a cercare rifugio nei luoghi che mi fanno stare bene. Soprattutto per un animo molto “agitato” come il mio, arriva un momento in cui cerchi la calma. A contatto con la natura mi sento in connessione con tutto ciò che mi circonda. Ho scoperto di avere una grande passione per i cavalli, ne ho uno con il quale faccio delle lunghe passeggiate e trascorro delle ore di qualità, fuori dalla città. Mentre ti parlo, ho accanto il mio cane ed il mio gatto. Mi circondo sempre d’amore. 

Matilde Gioli
Photo Credits: Instagram @matildegioli

Come vivi la felicità e la libertà, e che significato dai a questi stati d’animo? 

Per me, felicità e libertà sono strettamente connesse. Vedo persone contente di avere accanto qualcuno che dica loro sempre cosa fare. Io, invece, sono felice quando sento di essere libera di muovermi come voglio. Ho un istinto un po’ selvaggio, che mi spinge a non farmi mai “catturare” del tutto. Sarà per questo che amo così tanto gli animali.

Inoltre, credo che la libertà personale non debba mai limitare quella degli altri. Sto iniziando a scoprirla adesso, sciogliendo dei concetti e dei pensieri che, prima, davo per scontati. Pian piano sto imparando a dire di “no” quando è necessario. Ho capito che anche se dico di no ad una persona, riuscirà a cavarsela lo stesso. Non bisogna aver paura di scegliere cosa vogliamo veramente. La libertà di poter decidere cosa fare o non fare, senza assecondare necessariamente il volere degli altri, è una sensazione bellissima.

 

 

 

 

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