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Margherita Mannino: «Sul set con Aldo, Giovanni e Giacomo è impossibile non ridere» 

Margherita Mannino intervista il grande giorno
Uscirà nelle sale il 22 Dicembre il nuovo film di Massimo Venier ” Il grande giorno” con Aldo, Giovanni e Giacomo. Accanto ai tre comici, nel ruolo della figlia che sta per sposarsi, l’attrice veneta Margherita Mannino

Padovana, classe 1985, Margherita Mannino è una delle attrici italiane più complete e più espressive. Mettendo a frutto il suo talento per la recitazione e il suo amore per il palcoscenico, a ventitré anni si diploma all’Accademia del Teatro Stabile del Veneto.

Debutta a teatro nel 2008 con “Un tram chiamato desiderio”, per la regia di Alberto Terrani. Perfeziona il suo percorso formativo sotto la guida di importanti maestri, tra i quali Anna Maria Guarnieri, Rossella Falk, Lindsay Kemp e Willem Dafoe. Nel 2011 il regista premio Oscar Sam Mendes la sceglie per lo spot istituzionale di Telecom Italia. 

Margheria Mannino, un’attrice poliedrica

Nel 2013 Margherita Mannino debutta in televisione nelle serie “Don Matteo 9” e “Benvenuti a tavola 2”. È anche nel cast della miniserie “Di padre in figlia” diretta da Riccardo Milani, in “Che Dio ci aiuti”, e in “Doc: nelle tue mani”. Al cinema è tra gli interpreti di “Le leggi del desiderio” di Silvio Muccino, “Gli anni amari” di Andrea Adriatico che racconta la vita di Mario Mieli. È anche nel cast di “3/19” di Silvio Soldini, “Effetto Domino” di Alessandro Rossetto.

Margherita Mannino, intervista alla coprotagonista de "Il grande giorno"

È coprotagonista nel film “Lovers” di Matteo Vicino. Tra le varie produzioni teatrali a cui prende parte ricordiamo “La Coscienza di Zeno” tratto dal romanzo di Italo Svevo, “Girotondo” di A. Schnitzel, “I Rusteghi” di C. Goldoni, “Giulio Cesare” di W. Shakespeare, “Le baruffe chiozzotte” sempre di C. Goldoni, “Morte di un commesso viaggiatore” di A. Miller per cui è anche assistente alla regia. E poi il monologo “Fino a quando la mia stella brillerà – Storia di Liliana Segre”, di Liliana Segre  e Daniela Palumbo con cui sarà in tournée nel 2023. 

“Il grande giorno” con Aldo, Giovanni e Giacomo

Dal 22 dicembre vedremo Margherita Mannino nel ruolo di Caterina, promessa sposa di Elio (Giovanni Anzaldo) nel film diretto da Massimo Venier e distribuito da Medusa Film “Il grande giorno”.  Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti tornano con un’altra esilarante commedia dopo il successo di “Odio l’estate“. I tre sono diretti di nuovo dal regista dei loro film più celebri, da “Tre uomini e una gamba” a “Così è la vita” a “Chiedimi se sono felice”. La colonna sonora de “Il Grande Giorno” è di Brunori Sas, già autore del soundtrack di “Odio l’estate”.

Margherita Mannino, intervista alla coprotagonista de "Il grande giorno"
Photo Credits: Aliocha Merker©

La sinossi e il trailer del film

Al centro della storia, ambientata in un suggestivo scenario vicino al lago di Como c’è, naturalmente, “il grande giorno” di una coppia, vale a dire un matrimonio. I promessi sposi sono Elio e Caterina amici e compagni da tutta la vita. Il loro amore riempie di gioia i rispettivi padri, Giacomo e Giovanni, che prevedono di organizzare una cerimonia di gran lusso di ben tre giorni, senza badare a spese. A rendere più “movimentata” l’organizzazione delle nozze ci saranno la madre della sposa (ed ex moglie di Giovanni), Margherita, e Aldo, il nuovo compagno della donna. Sarà proprio l’arrivo dell’espansivo e pasticcione Aldo a mettere in discussione determinati equilibri, a far emergere dettagli del passato e a provocare divertenti “incidenti di percorso” per gli organizzatori del matrimonio.

Intervista a Margherita Mannino

Sei una delle protagoniste del nuovo film di Aldo Giovanni e Giacomo. Com’è stato lavorare con loro?

Margherita Mannino: Semplicemente una delizia. Sono degli esseri umani adorabili e dei comici straordinari. Non c’è niente da fare, il sorriso te lo imprimono sulla faccia dal primo secondo in cui gli stai a fianco. Devo dire che con tutti gli attori si è creata un’atmosfera davvero unica, eravamo sempre entusiasti di andare sul set e condividere questo viaggio insieme.

Ci descrivi il personaggio che interpreti ne “Il grande giorno”?

Margherita Mannino: Caterina è una ragazza solare, piena di voglia di vivere ma con un senso del dovere molto presente. È estremamente legata al padre (Giovanni) con cui ha condiviso tutto e che è sempre rimasto al suo fianco e ci tiene molto a questa famiglia “allargata” che ha sempre definito la sua vita…. Diciamo che c’è un bel carico di aspettative che non vuole deludere…
Photo Credits: Aliocha Merker©

Tuo marito è Francesco Wolf, attore anche lui. Vi siete conosciuti su un set?

Margherita Mannino: In realtà ci siamo conosciuti su un treno… È stato molto divertente. Ero a Padova mia città natale per alcuni giorni ed ero andata a vedere uno spettacolo in cui c’erano lui e altri miei colleghi. A fine spettacolo ho salutato i miei amici e lui me l’hanno presentato in velocità. Dopo quattro giorni prendevo il treno per tornare a Roma dove vivevo stabilmente e il posto a fianco al mio era occupato da lui. L’ho riconosciuto abbiamo iniziato a chiacchierare e qualche mese dopo siamo partiti insieme per una tournée…e poi è andata come è andata

Siete genitori di Aurora, che ha da poco compiuto un anno. In cosa ti ha cambiata diventare mamma?

Margherita Mannino: Intanto devo dire che sono ancora incredula di aver messo al mondo una creatura. A volte la guardiamo e con Francesco ci diciamo “ma davvero questa è nostra figlia?” È come una scoperta continua, ogni giorno c’è una sorpresa. Io devo dire che non me lo aspettavo, credevo sarebbe stato il contrario, invece è come se avessi finalmente trovato il mio equilibrio. Mi sento completa. Ovviamente le abitudini cambiano e le priorità vengono stravolte… Ma è il cambiamento più bello che mi sia mai capitato.
Margherita Mannino, intervista alla coprotagonista de "Il grande giorno"

Tu, Sara Lazzaro, Pierpaolo Spollon siete di Padova. Tuo marito Francesco è di Mogliano Veneto, provincia di Treviso. Il Veneto è una fucina di nuovi talenti?

Margherita Mannino: Sì, credo di sì o forse ci sono sempre stati ma rimanevano un po’ nell’ombra… Abbiamo ottime scuole e tanta tanta voglia di fare bene… Credo che finalmente anche il cinema si stia aprendo di più a volti nuovi, provenienti da zone più “nordiche” e a storie diverse.

Oltre al cinema e alla tv, nel tuo percorso artistico c’è tanto teatro. Qual è la pièce che hai interpretato e che ti è rimasta nel cuore più delle altre?

Margherita Mannino: Faccio sempre fatica a rispondere quando mi fanno questa domanda. Ci sono tanti progetti a cui sono profondamente legata, per i motivi più diversi. A volte è per il gruppo di lavoro che si crea, a volte per il lavoro artistico che si affronta… Insomma dipende… Tra i vari sicuramente ricordo con grandissimo piacere gli spettacoli sulle opere di Carlo Goldoni.

Nel 2023 sarai in tournée con il monologo “Fino a quando la mia stella brillerà – Storia di Liliana Segre”, di Liliana Segre e Daniela Palumbo. Una testimonianza sugli orrori della guerra e della deportazione. Come giudichi l’epoca difficile che stiamo vivendo?

Margherita Mannino: Potrei aprire un discorso infinito… Ma mi limiterò a dire questo: ogni periodo storico ha le sue difficoltà, di sicuro l’importante è che ci sia sempre qualcuno che tiene vivo il ricordo di quello che è stato. Con questo lavoro cerco di dare anche io il mio contributo rispetto ad un tema così delicato…l’obiettivo è proprio quello di far conoscere questa vicenda a quante più persone possibili proprio per evitare che si arrivi, tra qualche decina di anni, a relegare la Shoah ad una riga sulle pagine dei libri di storia.

Altri progetti lavorativi per l’anno prossimo?

Margherita Mannino: Il monologo su Liliana Segre mi terrà parecchio impegnata quindi per ora mi concentro su quello. Poi si vedrà.

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