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Bettie Page: buon compleanno, tenera e ribelle regina delle Pin-up

Bettie Page, la regina delle Pin-up
Bettie Page era sexy, bella, naturale, amata dalla telecamera che lei adorava. Nel giorno del suo compleanno, il ritratto di una donna che ha avuto il coraggio di essere profondamente libera

Bettie Page è entrata nella cultura visiva e popolare di un’epoca, andando più lontano della persona reale, per diventare emblema della femminilità anni Cinquanta. Le sue iconiche immagini, a volte scabrose, a volte ammiccanti, riportano in auge la forza estetica di una donna che ha catturato l’immaginazione di una generazione.

Senza esserne consapevole ha influenzato la cultura pop del Novecento con il suo spirito deciso e la sua sensualità sfacciata ma mai volgare.

Ma che cos’è un mito, se non qualcosa che non è mai completamente svelato?

Non solo un’astrazione, un marchio, un cartone animato con la frangia e il seno, ma una individualità tanto affascinante quanto sincera e fragile. Bettie Page nasce con sangue Cherokee nelle vene, dopo il divorzio dei genitori, passa la sua infanzia tra orfanotrofi e collegi.

Le difficoltà non fermano la brillante personalità di Bettie che, dotata di grande intelligenza, eccelle negli studi per diventare un’insegnante.

Si laurea in arte nel 1943, dopo aver mancato di pochissimo la prestigiosa borsa di studio per la Vanderbilt University e si sposa con un suo compagno di studi. Come molti studenti universitari, le passioni di Bettie cambiano durante il semestre quando viene coinvolta nei gruppi teatrali, le aspirazioni passano dallo studio dell’insegnamento al sogno di diventare una star del cinema.

Dopo il divorzio dal marito si trasferisce a New York e comincia a lavorare come segretaria, sognando di diventare un’attrice. Bettie è consapevole di avere una grande fotogenia, ma la sua bassa statura e le sue forme procaci poco si adattano allo standard di bellezza più eterea in voga al tempo.

Il cinema è il suo obiettivo, ma il destino ha altro in serbo per lei

Passeggiando sulla spiaggia di Coney Island viene notata da Jerry Tibbs, un ufficiale di polizia con l’hobby della fotografia, che le chiede di farle degli scatti. Pelle levigata come la pesca, occhi blu profondo mare, sorriso frizzante come il giorno, capelli neri come la notte.

Felicemente curvilinea, Bettie Page sfodera un’irresistibile e spontanea innocenza unita ad una grande consapevolezza del suo fisico. La leggenda narra che proprio quel giorno e quel fotografo dilettante segnarono la svolta della sua vita.

Jerry le consiglia di acconciare i suoi lunghi capelli corvini con una frangia corta e lei lo fa immediatamente, dando vita ad uno dei segni distintivi e iconici del suo personaggio.

Bettie Page, la regina delle Pin-up

Nasce il suo primo portfolio di Pin-up

La parola Pin-up identifica il perfetto equilibrio tra fascino naturale e burlesco (da cui deriva il burlesque), seduzione, femminilità provocante e gioco. Letteralmente “pin-up girl” ovvero “ragazza da appendere”.Bettie ha una nuova consapevolezza e nuovi sogni all’orizzonte.

«Guadagnavo in un giorno quello che come segretaria guadagnavo in una settimana»

Bettie Page

Bettie Page, il bondage e il burlesque

Malgrado il bondage fosse considerato una deviazione sessuale e il nudo integrale un reato, con l’ingenuità di una ragazza del sud, Bettie offre i suoi sorrisi e il suo fisico a clessidra ai cataloghi fetish del fotografo Irving Klaw.

Quelle fotografie, vendute per corrispondenza e qualche incursione nel cinema burlesque, la trasformano subito in una star, segreta ma una star. In nessuna delle fotografie e nemmeno nei cortometraggi ci sono mai scene esplicite. Bettie Page con tutta la sua sorridente, gioiosa, libertà sessuale, suggerisce che il sesso è solo una parte naturale della vita e questo è rivoluzionario. È insieme tenera e ribelle nel difendere la propria indipendenza.

Procace ed ammiccante, nuda o in costume da bagno, in abiti in gomma e pelle nera lucida, tacchi e stivali altissimi, lingerie, corde e frustini mantiene sempre quell’entusiasmo da bambina che contagia tutti. Ma è anche una donna concreta e misurata, dalla professionalità svizzera.

Bettie Page, la regina delle Pin-up

Il talento come designer e sarta

Bettie Page disegna e realizza personalmente i bikini succinti e la lingerie che indossa.

In uno dei suoi lavori da modella le viene chiesto di portare tutti i capi che ha disegnato e di posare con ognuno di essi. Il fotografo e la moglie, a sua insaputa, realizzano i modelli e li vendono con il marchio Bettie Page. Non ha mai avuto un centesimo né ha tentato di denunciarli, il suo vero peccato è l’ingenuità.

Bettie incontra Bunny Yeager a Miami, una ex modella con velleità da fotografa che la immortala con posa felina, con i suoi bellissimi costumi leopardati, all’interno di uno zoo safari insieme ad animali esotici. Le foto di “Bettie nella giungla” arrivano sulla scrivania del direttore di Playboy e fanno letteralmente impazzire Hug Hefner che la scrittura immediatamente come coniglietta. È il 1955 e lei è Miss Play Boy e la vera e propria ossessione di Hefner e non solo.

Bettie Page, la regina delle Pin-up

Il cambiamento nelle priorità

Ingenua e poco abituata al successo, si tuffa in spese eccessive che la portano alla bancarotta e grazie ad Hefner evita il carcere. Viene convocata dal comitato anti-pornografia per le foto di bondage, si separa, viene perseguitata da un  molestatore, precipita in una profonda depressione e parte per la Florida.

A Key West entra in una chiesa per ascoltare un predicatore e quando esce ha già deciso, cambia vita. Smette di fare la modella e si converte, è il 1957. Cambia le sue priorità, cerca con tutte le sue forze di partire missionaria per l’Africa, forse per cercare di espiare il suo passato, ma nessuna comunità cristiana accetta la sua richiesta. Il suo passato è troppo peccaminoso per una società puritana e moralista.

Comincia la sua velocissima discesa all’inferno

Tormentata dai demoni che le fanno udire voci e compiere gesti violenti, Bettie Page aggredisce la sua padrona di casa con un coltello. Viene rinchiusa in un istituto psichiatrico affetta da schizofrenia paranoide, ne uscirà solo nel 1982.

«Voglio essere ricordata com’ero quando ero giovane, nei miei tempi d’oro. Voglio essere ricordata come una donna che ha cambiato il punto di vista delle persone riguardo alla nudità nella sua forma naturale»

Bettie Page

Bettie Page oggi è considerata un’artista e una performer dotata di rara bellezza, che ha contagiato, con il suo stile, un’intera epoca e ha contribuito a rivoluzionarne i costumi.

Bettie Page, la regina delle Pin-up

La frangetta nera, gli outfit maculati, i look intriganti, sono tutti elementi salienti di una subcultura anni Cinquanta, che ha stravolto e ampliato i confini della moda ufficiale allora vigente. Simbolo di un eros esplosivo ma mai osceno, divertito, ironico e giocoso che flirta con i cliché di un epoca, ha decretato il ritorno del burlesque, ispirando Dita Von Teese, che ha dichiarato: “Voglio essere la ragazza Pin-up più famosa dai tempi di Bettie Page”.

Bettie Page, la regina delle Pin-up

I look trasgressivi di tante rockstar non sarebbero mai nati senza Bettie Page. Kate Perry, per la sua frangetta e i corsetti succinti; Madonna, per il suo libro Sex e il debole per gli accessori fetish; Rihanna, per la sua passione per indumenti di pelle e pizzo. Victoria’s Secret e la maggior parte dei marchi di lingerie e costumi da bagno hanno preso in prestito i disegni fatti in casa di Bettie.

Buon compleanno tenera e ribelle regina delle Pin-up!

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