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Roma Film Fest 2020: il grande Cinema riparte da Roma, tra entusiasmo e distanziamento

Festa del Cinema di Roma
Si svolgerà dal 15 al 25 ottobre la 15ma edizione della Festa del Cinema di Roma. Un evento che per ovvi motivi sarà diverso dalle edizioni passate. Proprio in queste ore si attende, tra l’altro,  un Dpcm che potrebbe ulteriormente inasprire le limitazioni e impattare sull’organizzazione.

Come successo per la Mostra del Cinema di Venezia, anche la Festa del Cinema di Roma si prepara alla ripartenza del settore cinematografico in questo anno difficile. Meno invitati, meno giornalisti, red carpet a distanza e con mascherina di protezione.

Il saluto della presidente Laura Delli Colli

Ma bisogna ripartire. «Lo dobbiamo al pubblico che amiamo e ci ama e che ha diritto a partecipare alla vita culturale». Queste le parole del presidente della Fondazione Cinema per Roma Laura Delli Colli, che augura anche un pizzico di fortuna a questa edizione che «nel patto con il pubblico mette anche attenzione massima alla sicurezza e un carattere di sobrietà».

Le parole del sindaco di Roma

«Oggi, più che mai, abbiamo bisogno del Cinema. Del suo fascino, della sua forza immaginifica, del suo linguaggio universale. Valori ed emozioni che Roma e la sua Festa sono pronti a far rivivere» , ha detto il sindaco di Roma Virginia Raggi.

Le anteprime, da Totti a Salvatores

Il direttore Antonio Monda ha previsto un palinsesto di anteprime e incontri ravvicinati – da Steve McQueen e Zadie Smith in arrivo dalla Gran Bretagna, all’attesissimo Francesco Totti che dialoga con Pierfrancesco Favino, dal film collettivo Fuori era primavera montato da Gabriele Salvatores al documentario su Papa Francesco, alla serie Sky Original di Matteo Rovere Romulus, per citarne solo alcuni. «Come se fosse una festa normale», mentre invece bisogna fare i conti con la nuova normalità, con le norme di sicurezza e con un margine inevitabile di rischio.

romulus
Romulus in anteprima a RomaFF15 – Photo Credits: Francesca Fago

Le misure anti Covid-19

La Festa del Cinema di Roma non si ferma. Ci prova, con passione e cuore, tarando le misure anti Covid non solo con la stampa come è successo a Venezia,  ma anche con il pubblico. «Non potrà avvicinarsi all’ingresso dell’Auditorium – spiega Francesca Via, direttore generale della Fondazione cinema per Roma – nessuno che non abbia titolo di accesso – biglietto o accredito entrambi dalla app o dal sito – mentre prima dei cancelli a chiunque sarà misurata la temperatura. Il tappeto rosso sarà isolato e per evitare rischi di folla si accederà alla cavea superiore da un ingresso esterno: 600 posti, sempre con registrazione via app o sito». 

Le parole di Antonio Monda, Direttore Artistico della Festa del Cinema di Roma

«Mai come quest’anno il disegno della Festa mescola la cultura alta con quella popolare: al film su Francesco Totti, e all’Incontro Ravvicinato con il grande campione, si alterna una magnifica pellicola sperimentale come Marino y Esmeralda. Mentre a Stardust, il film su David Bowie, si alternano le tre magnifiche opere di Steve McQueen, Lovers Rock, Mangrove e Red, White and Blue. Dice Antonio Monda. Questa varietà di proposta è un elemento che ho fortemente voluto, e che sottolinea, ancora una volta, che quella che sta per iniziare è una Festa e non un Festival».

La Festa del Cinema di Roma sarà più diffusa che mai

Prosegue Monda: «Le sezioni sono rimaste inalterate, ma sono felice di annunciare che i luoghi della Festa sono ulteriormente aumentati. Oltre agli appuntamenti ormai stabili con il MAXXI, la Casa del Cinema, il Macro e il Palladium, quest’anno la programmazione avverrà in numerosi altri luoghi in tutta la città. Il cinema arriverà ancora una volta al centro come in periferia, e abbiamo inoltre creato il “distretto Fiume”, cinque sale cinematografiche concentrate nella zona di piazza Fiume, che costituiranno un secondo, importante polo della Festa del Cinema. Sono infine particolarmente felice che anche quest’anno i nostri film arriveranno anche alle persone ammalate e chi vive l’esperienza del carcere. Voglio esprimere la mia sincera gratitudine a chi ha reso possibile organizzare proiezioni al Policlinico Gemelli e a Rebibbia».

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