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A Pierfrancesco Favino il premio Volonté 2020. Confermata la 17ma edizione del festival La Valigia dell’attore

Pierfrancesco Favino, la poesia per Gigi Proietti
L’isola de La Maddalena, in Sardegna, si prepara ad ospitare la diciassettesima edizione del festival La Valigia dell’attore, intitolato alla figura di Gian Maria Volonté. Quest’anno il premio sarà assegnato a Pierfrancesco Favino.

Nonostante il complesso momento dell’emergenza Covid-19, il festival La Valigia dell’attore, in norma con la regolamentazione vigente, conferma le sue date dal 27 luglio al 1 agosto 2020. La rete di festival “Le isole del cinema” conferirà quest’anno il Premio Volonté, la oramai nota barca in rame ideata da Mario Bebbu e realizzata da Umberto Cervo, ad uno degli attori più affermati della scena italiana ed internazionale: Pierfrancesco Favino.

“Siamo molto contenti di poter conferire il nostro più sentito riconoscimento ad un’interprete che ha dimostrato negli anni, esprimendosi tra teatro, cinema e televisione – una passione profonda e una grande preparazione in ruoli di ogni entità, spessore e difficoltà”. Così hanno dichiarato Giovanna Gravina Volonté e Fabio Canu, ideatori ed organizzatori della storica manifestazione.

La motivazione della giuria

“Il suo percorso artistico, sviluppato nel corso di anni con dedito studio e attenzione ai linguaggi che la società dello spettacolo ha gradualmente trasformato, è perfettamente consono al valore del nostro festival che pone in primo piano la recitazione in proposte qualitative e originali in grado di far interagire memoria, attualità e futuro”.

Pierfrancesco Favino, uno degli attori più rappresentativi del cinema italiano

Pierfrancesco Favino, romano di origine e classe 1969, conta tra i film più significativi dei suoi inizi “L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino, “El Alamein” di Enzo Monteleone, “Le chiavi di casa” di Gianni Amelio.

Il suo percorso cinematografico prosegue con pellicole molto amate dal pubblico italiano come “Romanzo Criminale” di Michele Placido. Poi “La Sconosciuta” di Giuseppe Tornatore, “Saturno Contro” di Ferzan Ozpetek e “Cosa voglio di più” di Silvio Soldini. Opere che gli valgono i primi importanti premi della critica.

Nel corso della sua carriera ha condiviso il set con i più importanti registi italiani, ne sono esempio “L’industriale” di Giuliano Montaldo, “A.C.A.B.” e “Suburra” di Stefano Sollima, “Romanzo di una strage” di Marco Tullio Giordana, “Le Confessioni” di Roberto Andò, “Baciami Ancora”, “A Casa tutti bene”, “Gli Anni più belli” di Gabriele Muccino.

Pierfrancesco Favino in “Suburra” di Stefano Sollima

Nastro d’Argento e David di Donatello 2020 per “Il traditore”, candidato anche agli Oscar

Con il suo ultimo film, “Il Traditore” di Marco Bellocchio, presentato in concorso alla 72esima edizione del Festival di Cannes, ottiene un consenso internazionale unanime. La sua interpretazione del pentito di mafia Masino Buscetta gli fa conquistare un Nastro D’Argento, il terzo della sua carriera, come Migliore Attore Protagonista. Per lo stesso film, a Favino è stato assegnato il David di Donatello 2020, sempre come Migliore Attore Protagonista.

Il film ha rappresentato l’Italia nella corsa agli Oscar 2020. Durante lo stesso anno ha interpretato, con grande successo di pubblico, Bettino Craxi nel film “Hammamet” di Gianni Amelio per il quale ha ricevuto una nomination come Migliore Attore Protagonista ai Nastri D’Argento 2020.

Pierfrancesco Favino con il regista Marco Bellocchio alla presentazione de “Il traditore” a Cannes 2019

Pierfrancesco Favino ha partecipato anche a numerose produzioni internazionali. Tra queste, “Le Cronache di Narnia: il principe Caspian” di Andrew Adamson. È stato scelto da Spike Lee per “Miracolo a Sant’Anna” di Spike Lee, e da Ron Howard per  “Angeli e Demoni” e “Rush” di Ron Howard. Lo abbiamo visto su Netflix in “World War Z” di Marc Forster, “Marco Polo 1° e 2° stagione”. Inoltre ha recitato in “Une Mère” di Christine Carrière, “My Cousin Rachel” di Roger Michell e “The Catcher was a spy” di Ben Lewin.

I lavori in Tv e a teatro

Tra le produzioni televisive italiane più popolari ed apprezzate dal grande pubblico, i biopic di Rai Uno: “Gino Bartali l’Intramontabile”, “Pane e libertà” e “Qualunque cosa succeda” di Alberto Negrin; “Il generale Della Rovere” di Carlo Carlei.

A teatro in questi ultimi anni ha scritto, diretto e recitato gli spettacoli “Servo per Due” e “La Controra”. Nel corso dell’ultimo biennio è andato in scena con l’atto unico “La Notte poco prima delle foreste”. Spettacoli premiati dalla critica teatrale con due Maschere d’Oro, il massimo riconoscimento italiano del settore. Dirige la scuola di perfezionamento del mestiere dell’attore L’Oltrarno di Firenze.

Foto di apertura: ©Daniele Barraco

 

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