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Bonus animali domestici: la LAV chiede sostegno economico per chi possiede cani e gatti

La LAV dal 1977 è in prima linea nell’affermazione dei diritti degli animali e nella lotta allo sfruttamento animale in ogni sua forma. La Lega Antivivisezione ha lanciato una proposta, figlia del momento storico che stiamo vivendo, un momento di crisi che potrebbe avere influenza negativa sulle condizioni di vita degli animali domestici.

La crisi economica post pandemia e post emergenza sanitaria, infatti, ha fortemente indebolito le famiglie. Dunque perché non sostenere con un pacchetto di iniziative quelle con animali in casa? Le proposte della LAV al Governo sono proprio questo. In primis un bonus animali domestici che possa aiutare economicamente chi possiede un cane o un gatto. Questo affinché la crisi economica non influisca negativamente sulle condizioni di vita degli amici a 4 zampe. La paura principale è che i proprietari possano sentirsi spinti alla decisione estrema di abbandonarli, perché in difficoltà e impossibilitati a prendersene cura.

Le proposte della LAV

«La crisi economica nella quale siamo entrati non deve tradursi in una crisi di convivenza con gli animali familiari, rischiando di esporre questi ultimi a fenomeni di maltrattamento dovuti all’indigenza o, ancora, di acuire il randagismo per la terribile decisione che molti potrebbero prendere: quella dell’abbandono». Si esprime così Roberto Bennati, Direttore Generale LAV.

La preoccupazione per le ripercussioni sugli animali domestici è tanta. «Prendersi cura degli animali è una gioia, un dovere morale, una necessità prevista dalla Legge. Ma è anche un impegno economico. Mai come in questo difficile momento occorre sostenere i privati che vivono con cani, gatti o altri animali, membri a tutti gli effetti delle famiglie», ha spiegato.

Per questo la LAV si è esposta presentando quattro idee da inserire nel Decreto Rilancio, che racchiude tutte le manovre per far ripartire l’economia del Paese. Una di queste è il bonus animali domestici: l’idea consiste in un Animal Social Bonus una tantum del valore di 200 euro per ogni cane e 100 euro per ogni gatto. Quelli a cui si fa riferimento, sono animali iscritti in anagrafe.

L’associazione, inoltre ha pensato a una Quattrozampe Social Card, cioè un contributo per adottare un animale da un canile o gattile, e una serie di misure fiscali come l’abbassamento dell’aliquota IVA per gli alimenti dal 22% al 4%. Un occhio anche alle cure sostenibili. Si parla, per esempio, della regolamentazione dei farmaci generici anche in veterinaria. Ad oggi infatti non c’è una legge specifica che preveda un costo inferiore per questa tipologia di medicinali.

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