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Andrea Incontri, chi è il nuovo direttore creativo di Benetton

Andrea Incontri è il nuovo direttore creativo di Benetton. La sua prima collezione sarà presentata a settembre durante la Milano Fashion Week.

È tempo di cambiamenti per Benetton: la storica maison ha nominato Andrea Incontri come nuovo direttore creativo. Lo stilista mantovano andrà a prendere il posto del francese Jean-Charles de Castelbajac.

Sarà quindi lui a firmare le linee donna, uomo e bambino United Colors of Benetton. La sua prima collezione sarà presentata a settembre durante la Milano Fashion Week.

Chi è Andrea Incontri? Dall’architettura alla moda

Laureato al Politecnico di Milano in architettura, ha sempre coltivato una grande passione per il mondo del design. Nel 2010 ha debuttato nella moda con “Who is On Next? Man“, concorso organizzato da Pitti Immagine, Vogue Italia e Altaroma, dove ha trionfato nella categoria accessori. La sua passione per la pelletteria lo ha portato alla fondazione del suo marchio. Nel corso della sua carriera ha inoltre collaborato con Tod’s, dove si è occupato della linea uomo fino al 2019, e con Seletti e Alessi, dove ha rilanciato il suo marchio in versione gender fluid.

Il nuovo direttore creativo di Benetton

«Siamo particolarmente orgogliosi che Andrea Incontri entri a far parte della grande famiglia Benetton perché in lui abbiamo riconosciuto la volontà, l’entusiasmo e quella ricerca che porta a superare i traguardi che hanno caratterizzato la nascita e la storia del nostro marchio», ha dichiarato la maison in merito al nuovo direttore creativo.

Andrea Incontri, nuovo direttore creativo di Benetton

Andrea Incontri si mostra orgoglioso ed emozionato per questa sua nuova avventura: «Benetton è un’azienda la cui storia ha un grande significato sia per la mia formazione personale e professionale che per la storia dell’Italia nel suo complesso, e non solo nel campo dell’industria e della moda. Sono molto orgoglioso di accettare questa nomina perché mi permette di partecipare a un progetto di valori che coinvolge non solo l’abbigliamento, ma una vasta gamma di questioni culturali riguardanti gli aspetti variabili dell’umanesimo moderno

 

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