La 21enne attrice statunitense, di origini iraniane per parte di padre e nigeriane da parte della mamma, nominata nuova Global Ambassador di Dior. Rappresenterà sia le collezioni di moda che quelle di beauty.
Nata a Minneapolis nel 2000, Yara Shahidi ha debuttato come modella a soli 6 anni per brand come Ralph Lauren, Guess Kids. In seguito ha collaborato con adidas e, a 19 anni, è apparsa sulla cover di Harper’s Bazaar. La popolarità è arrivata nel 2014, quando Yara ha recitato nella commedia della ABC “Black-ish” e tre anni più tardi nello spin-off “Grown-ish”.
Mel settembre dell’anno scorso, è stato annunciato che sarà lei il volto di Trilly/Campanellino nel remake in live action del film Disney “Le avventure di Peter Pan”. Nel frattempo, Yara Shahidi aveva iniziato a collaborare con Dior nella campagna per la Giornata Internazionale della donna “Dior stands with Women”. E la Maison ha nominato ora Yara Global Ambassador Dior.
Yara Shahidi nuova Global Ambassador Dior
L’attrice e modella si unirà dunque agli altri volti Dior: Jisoo delle Blackpink, Natalie Portman e Cara Delevingne, e sarà uno dei volti Dior per le prossime campagne che racconteranno le collezioni di Maria Grazia Chiuri e quelle beauty, a cura del Dior image director of make-up Peter Philips.
Ma Yara non è solo attrice modella: è anche e soprattutto una studentessa modello ad Harvard, designer, e attivista molto stimata da Michelle Obama.
Yara Shahidi frequenta infatti l’Università di Harvard, dove è iscritta a ben due corsi di laurea: Social Studies e African-American Studies. Seguita da oltre 6 milioni di follower su Instagram, Yara è indubbiamente un punto di riferimento dell’attivismo per la sua generazione.
Nel video per il progetto “Dior Stands With Women” Yara ha dichiarato: «Quello che sappiamo di certo è che a così tante giovani donne non viene dato lo spazio necessario per essere ascoltate in maniera corretto, ovvero sentendosi come se davvero le persone si stessero prendendo il tempo per capire cosa stanno dicendo. Quando lotto per ciò che credo sia giusto, o ciò che credo sia cruciale per un determinato progetto, ecco che penso che ci sono molte volte in cui le donne, a maggior ragione quelle nere, viaggiano sulla linea sottile tra l’essere viste come assertive e motivati o aggressive».