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Body Neutrality: una nuova visione del corpo, che va oltre la Body Positivity

Da qualche tempo è stato introdotto il concetto di Body Neutrality, ovvero la concezione della neutralità del nostro corpo, vissuto solo nell’ottica delle sue funzioni vitali. In questo modo, si va ad abolire la nozione di estetica. Sotto diversi aspetti questa nuova tendenza risulta essere una risposta vincente alla Body Positivity.

La filosofia del Body Neutrality è nata dal pensiero della life coach Anne Poirer. Negli ultimi anni, i social e il web sono diventati territorio fertile per la nascita di idee alternative per quanto riguarda il mondo della bellezza e dei canoni estetici.

Un movimento che ha riscontrato successo è quello del Body Positivity, ideato per incentivare l’apprezzamento di ogni corpo andando contro gli ideali, a detta di molti, “impossibili”, che la società ci propina. Tuttavia, di recente, la tendenza proclamata dalla Poirer, sta riscontrando pareri altrettanto positivi.

Body Neutrality: la neutralità del proprio corpo

Il movimento della Body Neutrality nasce dal pensiero di Anne Poirer. La life coach ha iniziato a presentare le sue idee a riguardo nel 2015, attraverso numerosi workshop e conferenze. Al centro della Body Neutrality non c’è l’apprezzamento del corpo dal punto di vista estetico, bensì la sua neutralità. Infatti, il corpo viene preso in considerazione soltanto per le sue funzioni vitali, sgravandosi così di tutti quei canoni di bellezza che vengono normalmente usati per analizzarlo. In questo modo, si perdono le nozioni di taglia, forma, tipo di pelle e simili, perché vige una visione neutrale.

Body Neutrality, cosa significa e cos'è

 

La nuova tendenza spopola tra le celebrità

Nel giro di poco tempo, la Body Neutrality ha riscontrato molti consensi, anche nel mondo delle celebrità. Per esempio, è una grande sostenitrice del movimento l’attrice inglese Jameela Jamila. La star sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione sull’argomento tramite i post sui social e podcast chiamata “I Weigh”. Insieme a lei, spicca il nome di Taylor Swift. La popstar americana ha rivelato di abbracciare il concetto di neutralità fisica in un’intervista al «The Guardian». Questo perché molte volte lei stessa si è sentita umiliata nell’essere giudicata come donna a partire dal suo corpo e non per il suo talento o carriera.

Body Neutrality, cosa significa e cos'è

Body Neutrality e Body Positivity: le differenze

Quali sono le differenze tra il concetto di Body Neutrality e quello di Body Positivity? In realtà, i presupposti di partenza dei due movimenti erano simili. Con il tempo, però, il pensiero positivo del corpo ha preso una deriva che ha sancito una profonda rottura tra i due. L’idea di Body Positivity è nata con l’intento di amare il proprio corpo indipendentemente da come appare. Promuove un’inclusione, più o meno effettiva, di qualsiasi taglia, di ogni forma fisica, dei vari tipi e colori della pelle e ha parlato persino dell’accettazione del gender fluid. Al contrario, la Body Neutrality, ci permette la libertà di non avere come regola l’amore del nostro corpo, ma di lavorare sulla propria visione personale per stare davvero meglio.

La nuova tendenza ci fa vedere il nostro corpo sotto una luce diversa

Come spiega la stessa Anne Poirer, la Body Neutrality toglie qualsiasi canone di bellezza e non costringe ad amare per forza il proprio corpo. Al contrario, lo mette al centro vedendolo come un “dispositivo” che ci permette di compiere ogni giorno delle azioni, da quelle più piccole e banali a quelle più importanti. Quindi, quello che cambia è il focus: si sposta l’attenzione da come sia il proprio fisico e dall’accettazione quasi forzata di vederlo in modo positivo per concentrarsi su tutte le cose che ci permette di compiere.

Body Neutrality, cosa significa e cos'è

La rivoluzione della Body Neutrality

Abbracciare la neutralità del corpo significa stravolgere la visione che abbiamo di noi stessi. In tal senso, Elizabeth Wassenaar, psichiatra e direttrice medica del Eating Recovery Center di Denver, ha detto di partire da un presupposto: immaginare la vita che si vuole senza condizionamenti esterni. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale ascoltare i messaggi che il corpo trasmette ed essere riconoscente quando ci permette di compiere certe azioni. Così facendo, non si guarderà più il fisico dal punto di vista estetico ma da quello delle sue funzioni vitali. Mettere in atto la Body Neutrality non significa accettare il corpo in tutto e per tutto senza volerlo cambiare. L’importante è riconoscere che quei cambiamenti fisici non siano la fonte primaria di felicità.

 

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