Dal 2 al 22 aprile un progetto di Bellosta Rubinetterie sostiene la lotta contro il femminicidio a Milano Design Week 2025. Red is design…not violence.
In occasione di Milano Design Week 2025, Bellosta Rubinetterie rinnova il suo impegno nel sociale presentando “Red is design… not violence”, un progetto diffuso in tutto il capoluogo lombardo per sostenere una campagna di sensibilizzazione contro il femminicidio, con il patrocinio del Comune di Milano. Dal 2 al 22 aprile, con presentazione il 9 aprile alle ore 11 in Largo Treves, il brand posizionerà 17 sculture simbolo di questa lotta in aree strategiche della città. Gigantografie di rubinetti rossi alti 2 metri che da Brera a Corso Vittorio Emanuele II, passando per Foro Bonaparte fino alla Darsena, richiameranno l’attenzione su un messaggio di non violenza. Invitando milanesi e non solo a sostenere Wall of Dolls, l’associazione fondata nel 2014 su iniziativa di Jo Squillo e dal 2019 Onlus a favore delle donne vittime di femminicidio. Ogni selfie vicino alle sculture con l’hashtag #redisdesign, contribuirà infatti alla causa dell’associazione milanese, nota per il “Muro della Bambole” in via de Amicis 2.
Bellosta Rubinetterie contro la violenza
“Quest’anno il nostro impegno è a fianco delle donne vittime di violenza e pregiudizio, colorando la città come emblema di consapevolezza”. Sono le parole del CEO Maurizio Bellosta. Il rosso diventa quindi un punto di incontro tra denuncia sociale e design. Così come i rubinetti rappresentano simbolicamente un flusso che può essere interrotto per fermare la violenza e, al tempo stesso, erogare messaggi positivi. Su ogni scultura “Red is design… not violence”, saranno infatti apposte frasi di sensibilizzazione. Come “Red is happiness not blood”, “Red is fashion not obsession”, “Red is love not murder”, “Red is passion not anger”. Frasi che invitano i passanti a dare voce ai propri pensieri sui social. “Red is” sarà lo slogan della Design Week per associare questo colore a concetti come il design, appunto, l’amore, la passione, la felicità e la moda in contrapposizione agli evocativi negativi della violenza, della rabbia, dell’ossessione, del sangue e dell’omicidio.