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Everything Everywhere All At Once: il film che ha conquistato Hollywood

Everything Everywhere All at Once, curiosità sul film che ha vinto 7 Oscar
“Everything Everywhere All At Once” è uno dei film più discussi del momento. Una pellicola che ha attirato l’attenzione del pubblico e della critica per il suo eccezionale cast, la trama avvincente e la qualità della sua realizzazione. Ha trionfato agli Oscar 2023 vincendo un totale di 7 statuette.

Il trionfatore degli Oscar 2023 è stato “Everything Everywhere All at Once”. La pellicola dei “Daniels”, ossia Daniel Kwan e Daniel Scheinert, ha portato a casa ben 7 statuette. E cioè quella più ambita, miglior film, ma anche gli Oscar alla miglior attrice (Michelle Yeoh), migliori registi e migliore sceneggiatura originale (Daniel Kwan e Daniel Schenert), miglior editing.

Premiati anche Jamie Lee Curtis come miglior attrice non protagonista e Ke Huy Quan come miglior attore non protagonista. Un ritorno non indifferente sul grande schermo dopo aver partecipato a pellicole di successo come “Indiana Jones-Il Tempio Maledetto” e “I Goonies”.

Una trama avvincente

La trama di “Everything Everywhere All At Once” segue la storia di Evelyn, una donna cinese di mezza età, interpretata da Michelle Yeoh, assorbita dai propri problemi personali. Insieme al marito Waymond con il quale ormai è in rotta, gestisce una lavanderia che però si trova sotto il controllo dell’IRS (l’Agenzia dei Tributi). Durante un controllo fiscale nella lavanderia, un avvenimento straordinario riesce a sbloccare la chiave del Multiverso. Evelyn si ritrova improvvisamente a visitare decine di realtà alternative le cui sorti dipendono dalle sue scelte scoprendo  di avere una connessione con un numero infinito di universi paralleli.

La sua scoperta la porterà a combattere contro forze oscure che minacciano l’esistenza stessa dell’universo, insieme ad un team di improbabili eroi. Ed è proprio per questa sua trama che la  pellicola è stata descritta come un mix di azione,  commedia e fantascienza, capace di tenere incollati gli spettatori alla poltrona dall’inizio alla fine. Non a caso la traduzione letterale è “Tutto, in ogni dove, tutto insieme”. Una riflessione più ampia sul senso della vita, in un film che rispecchia una lucida follia che finisce, comincia, termina e riparte di nuovo. Trasportando lo spettatore un vortice che trascina, avendo l’impressione che forse ai titoli di coda non sia effettivamente finita.

Il percorso di realizzazione

Il New York Times lo ha definito come “un vortice anarchico di generi”. Un mix quasi impazzito di commedia nera, fantascienza, animazioni e arti marziali, che ha portato questo film a trionfare durante la notte degli Oscar. Dove comunque, come riportato dall’infografica di ExpressVPN sugli Oscar, sono stati presenti molti titoli altrettanto validi per la candidatura a miglior film.

E proprio su questo che si necessita fare una piccola postilla. Nel 2016 la coppia di registi “The Daniels” decise di scrivere la sceneggiatura su misura per Jackie Chan (che nelle arti marziali, soprattutto cinematografiche è il re indiscusso), andando ad optare in una fase successiva su una figura femminile che fosse al passo con i tempi e con un tono più insolito. Insieme alla “villain” Jamie Lee Curtis il casting strizza un occhio notevole a quel cinema degli anni ’80 americano puntando alla comunità asiatica, trasfigurando in senso eroico ma anche comico e autocritico la sua vita negli States.

“Everything Everywhere All At Once” è una pellicola che a tratti riesce ad emozionare, lasciando che la storia abbracci realtà diverse. Come fa ad esempio “Doctor Strange nel Multiverso della Follia” prodotto dai Marvel Studios (per altro uscito nelle sale cinematografiche quasi nelle stesse date, invitando ancora di più al confronto critico).

I registi e il budget del film

La regia di “Everything Everywhere All At Once” è stata affidata a Daniel Kwan e Daniel Scheinert, noti come “The Daniels”, già autori del film “Swiss Army Man”. Per la casa di produzione A24 – ormai un brand del cinema d’autore americano, qui arricchito dalla presenza dei Russo Brothers come produttori – si tratta del maggior successo di sempre, superiore anche ad Hereditary (2018) di Ari Aster. La realizzazione del film è stata particolarmente complessa, a causa degli effetti speciali e delle numerose sequenze d’azione. Il budget del film è stato stimato in circa 20 milioni di dollari.

Non solo Oscar: la rivelazione del grande schermo

Il film è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival nel gennaio 2022, dove ha suscitato grande interesse tra la critica e il pubblico. Da allora, ha partecipato ad alcuni dei festival cinematografici più importanti al mondo, guadagnando consensi e riconoscimenti. Tra questi, “Everything Everywhere All At Once” ha vinto il premio per la migliore regia e il premio del pubblico al Fantastic Fest. E poi il premio del miglior film internazionale al Brussels International Film Festival, ed il premio per la miglior sceneggiatura al Sitges Film Festival. Inoltre, il film è stato candidato in diverse categorie ai Critics’ Choice Awards ed ai Golden Globe.

“Everything Everywhere All At Once” è uno dei film più interessanti e originali degli ultimi anni, capace di coniugare azione, commedia e fantascienza in modo eccellente. La pellicola ha ottenuto riconoscimenti importanti e la critica l’ha definita come uno dei migliori film dell’anno. La sua realizzazione è stata complessa, ma il risultato finale è stato senza dubbio all’altezza delle aspettative. Se non l’avete ancora visto, non perdete l’occasione di scoprire questo capolavoro del cinema contemporaneo. Tante sono le curiosità su questo film, essendo un’opera a budget contenuto per gli standard hollywoodiani, e che rendono questa pellicola davvero speciale da vedere sul grande schermo.

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