È uscito alle 00:01 del 1° gennaio 2021 il nuovo singolo di Vasco Rossi, “Una canzone d’amore buttata via”, che oggi sarà uno dei protagonisti del programma di Roberto Bolle “Danza con me” su Rai1.
A mezzanotte e un minuto è uscita “Una canzone d’amore buttata via”, la nuova canzone di Vasco Rossi e la prima del 2021. Il brano, prodotto con Celso Valli, sarà presentato oggi dall’artista in esclusiva e per la prima volta in TV, dove Vasco non va da 15 anni, in apertura del programma di Roberto Bolle “Danza con me”, in onda su Rai1.
Vasco Rossi, “Una canzone d’amore buttata via”
Il brano apre un nuovo cerchio per Vasco Rossi
“Una canzone d’amore buttata via” è la prima canzone del 2021 ed è anche il primo inedito dell’album di Vasco Rossi, attualmente in lavorazione, che arriverà in autunno. Il nuovo progetto discografico di Vasco arriva a otto anni dal suo ultimo lavoro in studio “Sono Innocente”, sei volte Platino nel 2014, e a cinque anni dall’antologia “Vasco Non Stop”, cinque volte Platino, nel 2016.
Oggi in prima serata Vasco Rossi sarà il superstite di Roberto Bolle nel consueto appuntamento di Capodanno “Danza con me”, in onda in prima serata su Rai1. La sua ultima apparizione sul piccolo schermo risale al 2005, quando fu ospite al Festival di Sanremo condotto da Paolo Bonolis. “Una canzone d’amore buttata via” sarà presentata in apertura del programma. Bolle danzerà sulle note del brano, coreografato per lui da Mauro Bigonzetti, insieme alla ballerina Virna Toppi. «Danzeremo davanti a Vasco, e poi anche lui ballerà con noi», ha annunciato Bolle.
A Vasco e Sting il Premio Tenco 2020
Il 28 dicembre scorso, Vasco Rossi ha ricevuto il prestigioso Premio Tenco 2020. Insieme a lui, premiato anche Sting, artista internazionale e autore di brani che sono entrati nella storia della musica mondiale.
La giuria ha motivato così il Premio Tenco 2020 a Vasco Rossi: “Non si tratta solo di una vita dove non arrivano gli ordini a insegnarti la strada buona. Di spericolato e continuamente provocatorio c’erano quelle parole semplici, capaci di rifondare il linguaggio poetico del rock e quella voce capace di parlare direttamente alla pelle. Per mostrarci, senza tante teorizzazioni, come, attraverso l’emozione momentanea della parola e l’evocazione del suono, sia possibile raccontare le proprie emozionanti vicende quotidiane trasformandole magicamente in esperienze collettive”.
