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Aiutiamo Marcello a camminare: storia di due genitori che non si arrendono, per lui e per gli altri bambini nelle stesse condizioni

marcello seresin
L’appello di Vanessa e Filippo Seresin: Marcello, 18 mesi, ha bisogno di cure mediche ma l’unico specialista che può aiutarlo si trova in Florida, ed il costo degli interventi è altissimo. Attorno a loro è scattata una gara di solidarietà, ma serve un aiuto anche piccolo da parte di tutti. In parallelo, i genitori di Marcello si stanno battendo affinché anche in Italia venga istituita un’équipe medica in grado di curare la malformazione con la quale il bimbo è nato.

Marcello Seresin è nato a Padova il 23 gennaio del 2019. Lui e i suoi genitori,Filippo e di Vanessa, già genitori di Vittoria, 6 anni, vivono a Ronchi di Villafranca. Marcello è un bambino bellissimo, vivace, sempre sorridente.

Eppure, lui e la sua famiglia stanno affrontando una battaglia che devono assolutamente vincere, sostenuti da una rete di solidarietà che ha già dato buoni risultati, ma che bisogna allargare per raggiungere l’obiettivo di Filippo e Vanessa. Marcello è nato infatti con una malformazione al femore e all’anca. Si chiama ipoplasia del femore, in termini medici. In sostanza, Marcello ha una gamba molto più corta dell’altra.

marcello seresin

In Italia nessuno è in grado di operare Marcello

È una malattia rara, talmente rara che in Italia non esiste un team di medici che sappia eseguire gli interventi chirurgici dei quali Marcello – come altri bambini nelle sue stesse condizioni – ha bisogno per camminare, correre, saltare, giocare. Ma la sua mamma ed il suo papà non si sono arresi.

Il loro amore e la loro determinazione hanno vinto sullo scoraggiamento, sul pensare che fosse impossibile vincere la sfida che la vita ha posto loro davanti.

Dopo aver fatto visitare Marcello in molti ospedali ed aver ascoltato ovunque la stessa diagnosi, che condannerebbe il bimbo a rimanere claudicante per tutta la vita, si sono messi alla ricerca di un chirurgo che possa fare qualcosa perchè Marcello non debba rinunciare a camminare sulle sue gambe.

E lo hanno trovato: si chiama Dror Paley ed ha uno studio in Florida, a West Palm Beach. Lo specialista americano ha visitato il piccolo Marcello in una clinica di Varsavia, dove ogni tanto il dottor Paley si appoggia quando viene in Europa.

marcello seresin

Marcello può camminare, ma ha bisogno di aiuto per le cure

Dopo tante delusioni e diagnosi infauste, finalmente Vanessa e Filippo hanno ascoltato le parole che speravano di sentir pronunciare: il caso di Marcello non è senza speranza. Si può intervenire. Marcello può essere operato e crescere come i suoi coetanei. Ma gli interventi hanno un costo, una cifra molto alta, che i genitori di Marcello da soli non possono sostenere. Hanno bisogno del nostro aiuto, dell’aiuto di tutti.

Portano avanti la loro battaglia, determinati a vincerla, cercando di far conoscere la storia di Marcello attraverso i social. In molti si sono già mobilitati, ma non basta: la cifra complessiva per i 5 interventi ai quali il piccolo deve essere sottoposto è di minimo 800mila euro. Per la prima operazione ne occorrono intanto 250mila, per questo ogni aiuto, ogni contributo è prezioso.

Abbiamo parlato con la mamma, Vanessa, che ci ha raccontato la storia di questi 18 mesi, dalla nascita di Marcello alla fondazione, lo scorso maggio, della Onlus GoMarcyGo, attraverso la quale stanno raccogliendo i fondi per affrontare il primo intervento chirurgico.

Come sta Marcello? Si rende conto della sua condizione, o è ancora troppo piccolo?

Da quando due mesi fa ha iniziato a camminare, fa i movimenti come riesce, aiutandosi con un tutore alla gambina destra. All’inizio non lo ha accettato bene, perchè è ingombrante, pesante. Ora però si è abituato. È ancora troppo piccolo per rendersi conto di quello che gli è capitato. A volte all’asilo i bambini più grandi lo osservano con curiosità, ma per lui è normale muoversi con il tutore.

L’operazione che può restituire a Marcello una vita normale viene praticata solo negli Stati Uniti?

Sì, solo il dottor Paley la esegue. Lui cura le malformazioni agli arti.

Facciamo un passo indietro: siete venuti a conoscenza dell’ipoplasia solo dopo la nascita di Marcello? Le ecografie eseguite in gravidanza non avevano rivelato nulla?

Purtroppo sì, la malformazione è stata scoperta solo nel momento in cui l’infermiera, dopo la nascita di Marcello, gli ha fatto il primo bagnetto. Da tutte le ecografie alle quali ero stata sottoposta in gravidanza non era emerso nulla. Neanche dalla morfologica, che ho fatto a 20 settimane di gravidanza. Abbiamo chiesto una perizia medico legale, e ci hanno detto che le ecografie erano state eseguite in modo corretto. Quando Marcello è nato, è stato subito lampante ad occhio nudo. Una gambina era molto più corta dell’altra. Praticamente metà rispetto all’altra.

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Ci sono altri casi di questa malformazione, in Italia?

Sì, ce ne sono pochi ma esistono. Tramite la pagina Facebook della Onlus Gomarcygo ci hanno contattati alcuni ragazzi, alcune persone più grandi, che hanno avuto questa malattia. qualcuno si è fatto operare qua in Italia, però non ha risolto completamente. Altri non hanno fatto niente. Queste testimonianze confermano ancora di più la nostra scelta di far operare Marcello negli Stati Uniti. Inoltre siamo venuti a conoscenza del caso di una bambina di Milano, nata con lo stesso problema ed operata dal dottor Paley, che lo scorso inverno è salita sugli sci. Le sue gambe ora sono di pari lunghezza e completamente funzionali.

È incredibile che, in un Paese come l’Italia che vanta eccellenze in campo medico sanitario, una famiglia debba trovarsi costretta ad andare all’Estero per farsi curare.

La cosa che mi fa più arrabbiare è che nessuno voglia formare un’équipe italiana. Si potrebbero mandare i nostri chirurghi dal dottor Paley ad imparare la sua tecnica. Persone affette da questa malformazione ce ne sono, e continueranno ad essercene. Ma in Italia nessuno sa come intervenire. Probabilmente, trattandosi di malattie rare, lo Stato non vuole investire nella formazione di un team di medici che riesca ad eseguire il tipo di intervento di cui ha bisogno Marcello. Basterebbe un solo ospedale in Italia.

Il video appello dei genitori di Marcello

Cosa può fare chi legge questa storia e vuole aiutare Marcello a camminare?

Chi lo desidera, può fare una donazione su Gofundme a questo link. In alternativa, si può aiutare la raccolta fondi per il primo intervento di Marcello all’anca, fissato per la primavera del 2021, con una donazione alla GoMarcyGo Onlus, IBAN: IT08V0329601601000067299573. Inoltre stiamo creando una raccolta su Facebook, in modo che tutti possano vedere a che punto è Marcello.

Sulla pagina della GoMarcyGo Onlus sono riportate molte testimonianze di chi ha già contributo alla vostra causa, e sono tante le persone che si stanno mobilitando.

Da quando abbiamo iniziato a far conoscere la storia di Marcello c’è stata una bella mobilitazione a livello locale. Il calciatore padovano Daniele Gastaldello, ad esempio, ha lanciato un appello pubblico per aiutare la raccolta fondi per il nostro piccolo Marcello. Alcuni quotidiani, come Il Mattino di Padova ed Il Gazzettino, ci hanno supportato raccontando la sua storia.

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L’appello del calciatore Daniele Gastaldello pubblicato da Il Gazzettino lo scorso 3 agosto

Sono stati organizzati tornei sportivi, serate di musica ed altri eventi il cui ricavato è stato devoluto alla Onlus. Una bambina ha donato i soldi ricevuti dalla Fatina dei denti a Marcello. Insomma, siamo circondati da una rete di affetto e di solidarietà che vorremmo ampliare per raggiungere il nostro obiettivo. Se ognuno donasse anche poco, ma se fossero in tanti, Marcello potrebbe riuscire a camminare e a correre come tutti i suoi coetanei.

 

 

 

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