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25 anni senza Mia Martini: stasera su Rai1 “Io sono Mia” con Serena Rossi

Il 12 maggio del 1995 si spegneva a soli 47 anni Mimì Bertè, una delle interpreti più intense ed espressive della musica leggera italiana.

Per renderle omaggio, a 25 anni dalla scomparsa, Rai1 ripropone “Io sono Mia”, il film interpretato da Serena Rossi che ripercorre l’ultimo periodo della vita di Mia Martini.

Mia Martini, un’artista dalla voce unica, un’esperienza umana scandita da grandi successi e da un privato denso di emozioni. Questa è la sua storia e il racconto del pregiudizio che ha deviato il corso della sua vita. Serena Rossi interpreta la grande artista in “Io sono Mia”, un film tv per la regia di Riccardo Donna, che Rai1 ripropone questa sera, martedì 12 maggio. alle 21.25. Tra gli altri interpreti, Maurizio Lastrico, Lucia Mascino ed Edoardo Pesce.

Mia Martini
Serena Rossi in “Io sono Mia”

“Io sono Mia” ripercorre la vita di Mimì dall’infanzia a Sanremo ’89

La narrazione prende il via nel 1989, dalla città di Sanremo dove Mia Martini si trovava per partecipare al Festival. Quell’anno Mimì portò a Sanremo Almeno tu nell’universo, e tornava sulle scene dopo anni di abbandono.Proveniva da un periodo drammatico, dalle calunnie messe in giro sin dalla fine degli anni settanta da un produttore con il quale si rifiutò di lavorare. Questi si era vendicato spargendo nell’ambiente la voce secondo la quale Mia Martini portasse sfortuna. Mimì era reduce anche dalla travagliata storia d’amore, durata circa dieci anni, con Ivano Fossati. Nel film la figura del cantautore, che non ha voluto prendere parte al progetto, è sostituita con quella di Andrea, un fotografo milanese.

Mia Martini
Mia Martini e Loredana Bertè in una foto degli anni ’70

Nelle ore che precedono la sua performance a Sanremo Mia Martini conosce Sandra, una giornalista che in realtà al Festival di quell’anno vorrebbe incontrare Ray Charles e che considera la Martini solo un ripiego. Ed è con lei che, in una serrata intervista, Mia ripercorre la sua vita: gli esordi difficili da bohémienne, con la sorella Loredana Bertè e con l’amico Renato Zero. Il rapporto complesso con il padre che, pur amandola, la ostacola fino a farle male. Una storia d’amore contrastata che la travolge segnando il suo destino sentimentale. Il marchio infamante di iettatrice, che le si attacca addosso come la peste condizionando la sua carriera con alti e bassi vertiginosi; il buio, fino alla nuova dimensione di vita più pacificata.

Mia Martini
Mietta, Mia Martini e Paola Turci posano con i Premi della Critica vinti a Sanremo nel 1989; dal 1996 il riconoscimento sarà intitolato alla memoria della Martini.

Mina ha definito Mia Martini “La più grande artista italiana”

Almeno tu nell’universo era un brano scritto molti anni prima, nel 1972, da Bruno Lauzi e rimasto inedito fino al 1989. L’esibizione di Mia Martini sul palco dell’Ariston conquistò il pubblico e la critica, e Mimì finalmente a Sanremo ’89 tornò a trionfare dopo tanti anni di buio.

«Erano sette anni che non potevo più fare il mio lavoro, per cui ho avuto dei momenti di grande depressione. E in quel momento ho sentito “fisicamente” questo abbraccio totale di tutto il pubblico, l’ho sentito proprio sulla pelle. Ed è stato un attimo indimenticabile», ha detto Mimì in un’intervista Rai.

Mina, alla quale Mimì era legata da un rapporto di amicizia e stima profonda, ha definito Mia Martini “la più grande artista italiana”. Ed è stata proprio Mina, a pochi mesi dalla scomparsa della collega, la prima cantante a dedicarle un omaggio discografico con una sua personale versione di Almeno tu nell’universo.

 

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