Il giorno dopo aver preso parte alle celebrazioni per la Santa Pasqua 2025, Papa Francesco è morto a Roma a 88 anni.
Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires, è morto oggi lunedì 21 aprile 2025 alle ore 7:35 presso la sua residenza di Casa Santa Marta in Vaticano.
Aveva 88 anni. La notizia è stata annunciata dal camerlengo, cardinale Kevin Farrell, e confermata dalla Sala Stampa Vaticana: «Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre».
È morto Papa Francesco
Il Pontefice era stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma a febbraio per una polmonite bilaterale, complicata da una crisi respiratoria. Dopo un apparente miglioramento, era stato dimesso e trasferito a Casa Santa Marta. Poi le sue condizioni si sono aggravate fino al decesso.

Eletto il 13 marzo 2013, Papa Francesco è stato il primo pontefice latinoamericano e gesuita nella storia della Chiesa cattolica. Succeduto a Papa Benedetto XVI, durante il suo pontificato Papa Francesco ha promosso riforme significative, tra cui la ristrutturazione della Curia romana, l’attenzione ai poveri e agli emarginati, la lotta contro gli abusi sessuali e l’impegno per la tutela dell’ambiente, come evidenziato nell’enciclica “Laudato si'” .
La sua leadership è stata caratterizzata da uno stile pastorale diretto e semplice, che ha cercato di avvicinare la Chiesa alle persone comuni. Ha viaggiato in 66 paesi, privilegiando le periferie e promuovendo il dialogo interreligioso. Il suo impegno per una Chiesa più inclusiva ha suscitato sia ammirazione che critiche all’interno e all’esterno del Vaticano.
Con la sua scomparsa, si apre ora il periodo di “sede vacante” e si prevede che il conclave per l’elezione del nuovo Papa si terrà entro tre settimane. Il mondo cattolico e non solo piange la perdita di un leader spirituale che ha lasciato un’impronta profonda nella storia contemporanea.
Papa Francesco, l’ultimo messaggio per la Pasqua 2025
Cristo è risorto, alleluia! Fratelli e sorelle, buona Pasqua! Oggi nella Chiesa finalmente risuona l’alleluia, riecheggia di bocca in bocca, da cuore a cuore, e il suo canto fa piangere di gioia il popolo di Dio nel mondo intero. Dal sepolcro vuoto di Gerusalemme giunge fino a noi l’annuncio inaudito: Gesù, il Crocifisso, «non è qui, è risorto» (Lc 24,6). Non è nella tomba, è il vivente! L’amore ha vinto l’odio.
La luce ha vinto le tenebre. La verità ha vinto la menzogna. Il perdono ha vinto la vendetta. Il male non è scomparso dalla nostra storia, rimarrà fino alla fine, ma non ha più il dominio, non ha più potere su chi accoglie la grazia di questo giorno.
Sorelle e fratelli, specialmente voi che siete nel dolore e nell’angoscia, il vostro grido silenzioso è stato ascoltato, le vostre lacrime sono state raccolte, nemmeno una è andata perduta!
Nella passione e nella morte di Gesù, Dio ha preso su di sé tutto il male del mondo e con la sua infinita misericordia l’ha sconfitto: ha sradicato l’orgoglio diabolico che avvelena il cuore dell’uomo e semina ovunque violenza e corruzione. L’Agnello di Dio ha vinto! Per questo oggi esclamiamo: «Cristo, mia speranza, è risorto!».