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Chiara Francini: «L’arte è speranza, un vaccino di cui abbiamo bisogno e che ci meritiamo»

Intervista a Chiara Francini
Chiara Francini ti disarma, spiazza, avvolge con la sua sincerità. Non ha maschere e non pone scudi tra lei e gli altri. Quel valore non è soltanto un pregio che porta con sé nella propria arte, ma rappresenta una vera e propria disposizione della sua anima nei confronti della vita.

Non si lascia sopraffare dall’indifferenza, ma cerca l’umanità e si immerge nell’infinito e meraviglioso universo degli esseri umani. Li racconta con delicatezza, entrando nelle loro fragilità e nelle loro invisibili crepe. Attraversa storie di donne, alle quali riesce a restituire una voce chiara e reale. Afferra la limpidezza e la trasforma continuamente in verità.

Intervista a Chiara Francini

Attrice di cinema, TV e teatro ed autrice di quattro libri di successo, Chiara Francini ha pubblicato il suo ultimo romanzo dal titolo Il cielo stellato fa le fusa, uscito da alcune settimane e già alla terza ristampa. La storia narra di quattro ragazze e quattro ragazzi, provenienti ciascuno da un mondo diverso. Durante un convegno, restano chiusi nell’imponente Villa Peyron al Bosco Fontelucente per sei giorni. Insieme a loro, ci sono una governante ed un gatto. Da quel momento in poi, ognuno di loro decide di ispirarsi al Decameron di Boccaccio ed iniziano a novellare.

Intervista a Chiara Francini
Chiara Francini con Laura Chiatti sul seti di “Addio al nubilato”

Da poco, la Francini ha concluso le riprese di Addio al nubilato di Francesco Apolloni, dove reciterà accanto a Laura Chiatti, Antonia Liskova e Jun Ichikawa. Inoltre, sarà protagonista del film di Mario Sesti dal titolo Altri padri. Nel cast troveremo Ricky TognazziPaolo Briguglia, Maria Grazia Cucinotta, Antonio Catania. Appena sarà possibile, riprenderà lo spettacolo teatrale L’amore segreto di Ofelia.

In “ Il cielo stellato fa le fusa”  affronti temi molto particolari. Ce ne parli?

Chiara Francini: Le novelle del romanzo hanno dei momenti di straordinaria normalità che riguardano tutti noi. Ho scelto di scriverne alcune che trattano di avvenimenti storici che mi stanno molto a cuore. Ho parlato delle operaie che, nei primi anni ’20, sono state avvelenate dal radio. In seguito a questo evento, è stata realizzata la prima legge sulla sicurezza sul lavoro. Inoltre, ho raccontato delle storie incredibili di alcune educatrici che hanno salvato l’infanzia di molti bambini, durante l’Olocausto. Ho voluto portare alla memoria poetesse dimenticate, come Patrizia Vicinelli. Nel mio piccolo, mi piaceva ricordare le persone che hanno dato così tanto alla nostra poesia perchè ritengo che sia la forma d’arte suprema che contorna i sentimenti e scontorna le parole. Ci restituisce un Universo cristallino. Sono molto felice quando un mio libro riesce a parlare a tante persone. Per me, un libro non finisce quando termino di scriverlo. Continua ogni volta che un lettore lo prende tra le mani e viene colpito dalle storie, dalle parole, dal modo in cui è stata posta una frase perchè magari sta vivendo un periodo particolare della sua vita.

Intervista a Chiara Francini

Al centro del tuo romanzo ci sono gli esseri umani. In che modo sei riuscita a raccontare l’umanità?

Chiara Francini: L’umanità rappresenta ciò che amo e voglio raccontare. Il mio nuovo romanzo è una commedia umana. Ho cercato di mettere in questo libro, come se fosse un grande paniere, tutte le ombre, le bellezze, gli scricchiolii, gli orrori degli esseri umani. Dedico questa storia a tutti i diversi, ovvero noi. La diversità fa parte di tutta l’umanità. Siamo rotti e sbeccati. Quelli che pensiamo siano dei difetti orrendi, in realtà, sono delle caratteristiche ineliminabili che ci rendono unici. Ognuno di noi è un esemplare di unicità ed imperfezione. Mai come in questo momento storico, credo sia importante sottolineare che l’individuo è strettamente legato alla comunità. La nostra sopravvivenza è tale solo quando prende per mano quella di tutti gli altri esseri umani. Il cielo stellato fa le fusa racchiude dentro di sé la comunicazione, il linguaggio, la condivisione. Il dialogo salverà il mondo.

A chi senti di voler dar voce, attraverso la tua scrittura e la tua recitazione?

Chiara Francini: Vorrei continuare a dare voce alle donne. Nella cinematografia italiana, ci sono sempre personaggi femminili un po’ orizzontali. Nei miei romanzi, pongo al centro noi donne. Sarei felice di dar voce all’incredibile microcosmo dell’essere donna. Vorrei dar vita alle donne coraggiose, ferite, bucate, piene di luce.

Intervista a Chiara Francini
Chiara Francini ne “L’amore segreto di Ofelia” di Steven Berkoff nella riscrittura di Chiara Lagani, che ha portato in scena nell’estate 2020

In questo anno, il cinema, la letteratura e la musica sono stati al nostro fianco, nonostante la distanza. Come vivi la connessione tra l’arte ed il pubblico?

Chiara Francini: L’arte fa parte della vita. Intrattenere le persone con un libro, un film, una serie TV, ci porta ad intravedere una speranza. La speranza è un vaccino di cui abbiamo bisogno e che ci meritiamo. Ritornare a condividere assomiglia all’atto di abbracciarci. Amo andare sul set, portare uno spettacolo a teatro, fare le presentazioni dei miei libri perchè, in quei momenti, si restituisce l’amore che le persone ti danno, ogni giorno. L’amore, la gratitudine e la riconoscenza sono i sentimenti cardine su cui si deve basare la vita. La mia si basa su questi elementi.

Sei tornata sul set per girare il film Altri padri di Mario Sesti. Cosa ti ha colpito maggiormente di questo progetto?

Chiara Francini: Ho amato prendere parte a questo film con una storia così importante che affronta il tema della fine di un amore, all’interno di una famiglia, quando ci sono di mezzo dei figli ancora piccoli. I figli sono le creature più importanti da dover essere amate. Mario Sesti fotografa una realtà molto attuale.

Intervista a Chiara Francini

Attrice e scrittrice, semplicemente artista. La strada che hai percorso è ricca di traguardi. Hai superato tutti i tuoi limiti?

Chiara Francini: Continuo a superare i miei limiti, ogni giorno. La scrittura aiuta la vita e mi ha aiutata moltissimo anche nella recitazione. Scrivere mi ha fatto comprendere in maniera chiara, genuina quelle che erano le mie rivoluzioni ed i miei cambiamenti. Si cresce e si matura, ogni giorno. Vivo un bellissimo processo di crescita e di rivoluzione.

Sui social, mostri il grande legame con il tuo gatto. Cosa ti affascina maggiormente di questo animale?

Chiara Francini: Hemingway affermava che i gatti non riescono mai a nascondere i loro sentimenti, mentre gli esseri umani lo fanno continuamente. L’unico punto di partenza è la verità, per me. Il gatto rappresenta la verità e la libertà. Mi ritrovo profondamente in questi valori.

Intervista a Chiara Francini

Porti nella tua vita e nel tuo lavoro sempre una grande verità. Come reagisci quando la tua chiarezza non è corrisposta dagli altri?

Chiara Francini: La verità è l’unico punto di partenza che concepisco. Mentire è il più grande atto di violenza che si possa perpetrare ai propri danni. Sai, essendo una donna penso che noi donne siamo capaci di partorirlo l’amore. Siamo capaci di portare sulle spalle un grande bagaglio di accoglienza, di consapevolezza ed empatia. Molte volte cerco di capire le motivazioni, le caratteristiche e le peculiarità dell’interlocutore che ho davanti. Soprattutto se sono spinta dall’amore verso quella determinata persona, cerco di comprenderla con una certa accoglienza. L’accoglienza, però, non deve mai scadere nel non rispetto. Amo la materia umana e credo che debba esserci sempre una comprensione positiva e proficua, mai qualcosa che mi diminuisca come essere umano e donna.

 

 

 

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