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Riccardo Mandolini: «L’esperienza di Baby si conclude con questa terza stagione, ma porterò Damiano sempre nel cuore»

Riccardo Mandolini
Riccardo Mandolini nasce a Roma il 25 gennaio del 2000. La madre è l’attrice Nadia Rinaldi, il padre è l’attore, regista teatrale e drammaturgo Mauro Mandolini. Il suo percorso sembra già delineato attraverso la recitazione. E all’età di diciotto anni viene scelto da Andrea de Sica per il ruolo di Damiano nella serie di Netflix Baby.

La sua interpretazione del ragazzo duro, ma dal cuore delicato, conquista il pubblico dei più giovani. Riccardo diventa uno degli attori più amati dal pubblico teen. Su Instagram conquista oltre 706mila follower. Da oggi, 16 settembre, la terza stagione di Baby approderà sulla piattaforma Netflix con gli episodi finali. Un traguardo importante per il cast e per il giovane artista. Ma la sua carriera non si limita a questo: prosegue con nuove avventure. Infatti Riccardo è attualmente sul set del film Bentornato papà di Domenico Fortunato dove reciterà con un cast eccezionale composto da: Donatella Finocchiaro, Giorgio Colangeli, Dino Abbrescia, Silvia Mazzieri.

Riccardo Mandolini
Riccardo Mandolini in Baby – Photo Credits: Netflix©

Di questo giovane uomo colpisce l’estrema educazione che usa in ogni situazione. Quell’educazione sincera e reale la pone nelle azioni che compie, con cura ed attenzione. Il suo percorso è composto da domande, desideri e sogni da poter realizzare. Perché Riccardo Mandolini sta imparando a conoscere il senso più profondo della libertà, quella libertà che non è soltanto un traguardo da raggiungere, ma un’evoluzione ed una scoperta continua che lo spinge a tuffarsi in ogni esperienza che vive, per imparare tutte le cose belle della vita che ancora non sa.

Intervista a Riccardo Mandolini

La serie Baby giunge al termine. Qual è il tuo bilancio di questi anni sul set?

Riccardo Mandolini: Concludere questo progetto è come chiudere un cerchio. Ho iniziato la serie quando avevo diciotto anni, compiuti da due settimane. L’ultima stagione esce ora che ne ho venti. In questi anni sono cresciuto e cambiato. Sono stato a contatto con delle persone che mi porterò sempre nel cuore. Ringrazio il regista Andrea de Sica per avermi dato questa opportunità bellissima e per avermi fatto conoscere la recitazione, qualcosa a cui tengo tanto e che spero di poter coltivare per tutta la vita.

Come descriveresti Damiano in questa terza stagione e cosa ti rimarrà di lui?

Riccardo Mandolini: Damiano si prenderà le responsabilità di tutte le azioni che compie, nel corso degli episodi. Ci saranno delle conseguenze negative e positive da dover affrontare. Di lui mi porterò dentro tante cose. È stato il primo vero ruolo da interprete. Mi ha permesso di costruire un ragazzo reale. Ho avuto modo e spazio per costruirlo. Mi sono confrontato con Damiano, mettendo al suo interno delle cose che partivano da me. Ed è la cosa più bella che mi porterò nel cuore.

Riccardo Mandolini
Riccardo Mandolini in Baby – Photo Credits: Netflix©

In che modo Andrea de Sica e Letizia Lamartire ti hanno aiutato nella costruzione del personaggio?

Riccardo Mandolini: Andrea e Letizia hanno fatto un lavoro splendido con tutti noi del cast. Sono stati attenti nel venirci incontro, sempre. Credo che sia fondamentale che un regista capisca e comprenda la persona che ha di fronte, ancor prima di capire il personaggio. Entrambi i registi sono stati eccezionali e mi hanno permesso di capire le dinamiche del mio personaggio. Così, con il corpo, il cuore e la testa ho compreso e vissuto la vita di Damiano. Ho cercato di dagli la mia faccia, la mia voce ed il mio corpo. È stato un percorso naturale. Se non avessi avuto due registi così professionali, non sarei riuscito a fare lo stesso lavoro.

Che effetto ti fa essere un portavoce delle serie di genere teen?

Riccardo Mandolini: Quando prendi parte ad un progetto del genere che ha un grande riscontro, provi una gioia molto bella. Nel momento in cui abbiamo iniziato le riprese della prima stagione, ogni tanto chiamavo Andrea de Sica e gli chiedevo come stesse venendo la serie. Ero curioso di capire che riscontro ci sarebbe stato. Andrea un giorno mi tranquillizzò e mi disse: ”Quando uscirà la serie, se qualcuno ti fermerà per strada, significherà che il progetto sarà andato bene e potrai essere felice del lavoro che hai fatto”. Per fortuna, è stato così. La serie è andata bene ed è piaciuta. La cosa più bella è incontrare le persone per strada che si fermano per complimentarsi con te. Ti fanno capire che tengono a te e al tuo lavoro. Per me questo rappresenta il vero premio.

Riccardo Mandolini
Riccardo Mandolini – Photo Credits: Netflix©

Quali sono i consigli più preziosi che i tuoi genitori ti danno, prima di ogni esperienza lavorativa?

Riccardo Mandolini: I miei genitori mi hanno consigliato di avere sempre una grande educazione ed un grande rispetto verso le persone con cui lavoro sul set. Anche per chi arriva all’interno della troupe soltanto per un paio di giorni. Credo che sia fondamentale avere rispetto per il luogo in cui ti trovi. È una forma di educazione che mi hanno insegnato, sempre, anche prima di fare questo mestiere. I miei genitori mi consigliano di studiare e di dare sempre il meglio.

Hai appena iniziato le riprese del film Bentornato papà di Domenico Fortunato. Che esperienza stai vivendo?

Riccardo Mandolini: In questo momento sono a Martina Franca, in Puglia. Ho appena iniziato le riprese del film. Ho la fortuna di lavorare con degli attori di grande esperienza. Non avendo studiato recitazione, prendo ogni progetto come una scuola in cui poter imparare tante cose.

Riccardo Mandolini
Riccardo Mandolini – Photo Credits: Milli Madeleine©

Ti senti libero, in questo momento della tua vita?

Riccardo Mandolini: La vera libertà è quella di poter scegliere di rincorrere i propri sogni. Spesso, soffriamo perché non sappiamo come ottenere ciò che vogliamo. Prima di fare questo lavoro avevo tanti sogni, ma poche certezze. Non mi sentivo libero, forse mi sentivo incastrato nella mia vita e non riuscivo a scegliere. La recitazione mi ha sicuramente permesso di poter osare e provare, nella vita. Per il resto, ancora non so se sono ancora del tutto libero, lo scoprirò con il tempo.

Chi è Riccardo Mandolini, e come si descriverebbe?

Riccardo Mandolini: Penso di essere un ragazzo di vent’anni, come tanti altri. Cerco di vivere la mia vita nel modo più normale possibile. È necessario ricordarsi sempre da dove si proviene, per sapere chi si è e per non farsi condizionare da ciò che si ha intorno. Se stai bene con te stesso, riesci a stare bene anche con tutto il resto. So che voglio fare l’attore e sono alla ricerca del mio percorso.

 

 

 

 

 

 

 

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