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Psicologia

Attenzione all’effetto Numbing, la “nebbia emotiva” che può insorgere in quarantena

Il dott. Stefano Callipo è psicologo e psicoterapeuta. È spesso ospite nelle più note trasmissioni televisive della Rai (Uno Mattina, Estate in Diretta e La Vita in Diretta, Storie Italiane), Mediaset (Mattino 5) e La7.

Questa settimana lo psicologo dott. Stefano Callipo ci descrive l’effetto Numbing, ovvero quella sorta di “nebbia emotiva” o intorpidimento causato dal prolungarsi dell’isolamento sociale a causa dell’emergenza Coronavirus. Se avete domande per lui, potete contattarlo scrivendo a: [email protected].

 

Dott. Stefano Callipo
Psicologo Clinico, Giuridico e Psicoterapeuta. Presidente Osservatorio Violenza e Suicidio.

L’effetto Numbing: cos’è la “nebbia emotiva” e come uscire dall’intorpidimento

Le limitazioni alla nostra libertà e la costrizione domiciliare causate dal Cornovirus, per la velocità in cui hanno  cambiato la nostra vita quotidiana, possono costituire per alcuni soggetti un vero e proprio trauma.

Le nostre abitudini vengono improvvisamente stravolte, persino le modalità di relazionarsi cambia. Spesso quando il trauma che viviamo è breve, la nostra mente cerca di reagire attraverso le nostre risorse cognitive come meglio può. Ma quando il trauma si ripete o si prolunga nel tempo, possiamo arrivare a vivere una condizione da intorpidimento emotivo. Alcune persone possono vivere quindi una sorta di ottundimento del trauma che stanno vivendo.

Cosa si intende per ottundimento?

L’ottundimento può essere definito come un intorpidimento emotivo transitorio, un effetto chiamato Numbing, spesso presente nei traumi. Di per sé l’ottundimento, entro un certo grado, assolve ad una essenziale funzione: ci permette di andare avanti nella nostra vita dopo un trauma, permette ai soldati di proseguire, di combattere. Permette ai sopravvissuti di una zona di guerra, o di un feroce terremoto in cui si perde tutto, di continuare a vivere. Insomma ci protegge dalle emozioni estreme, capaci di modificare parte di noi stessi. Questa sorta di intorpidimento emotivo può essere sperimentato da persone con una certa fragilità, dove il confinamento domiciliare  si somma ad altri aspetti di fragilità presenti nella persona, facendole vivere l’esperienza pandemica come un vero e proprio trauma prolungato.

L’effetto Numbing può indurre quindi tali persone a vivere in una sorte di “nebbia emotiva”. Alcuni casi di Numbing sono stati individuati in questo periodo di restrizioni.

Cosa fare quindi per dipanare questa nebbia emotiva?

Alcuni suggerimenti consistono nell’organizzare la propria quotidianità scandendo orari e impegni, compreso il rispetto degli orari dei pasti e del sonno. È utile anche condividere le emozioni con familiari, amici e parenti tramite i social. Ci si può distrarre creando zone in cui coltivare interessi piacevoli come prendersi cura dei fiori, leggere libri, ascoltare musica, dedicare alla cura di se stessi. 

nebbia emotiva

È consigliato inoltre svolgere regolare attività fisica in casa, poiché tale attività ha effetti benefici non solo sul nostro corpo ma anche sul tono dell’umore e sul nostro assetto emotivo. Nei casi più estremi è invece importante rivolgersi ad uno specialista della salute mentale per cercare di ripristinare un equilibro più funzionale. Perché il benessere mentale è un diritto che appartiene ad ognuno di noi. 

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