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Mina, gli ottant’anni di un mito

Mina voce del nuovo spot Tim che celebra 100 anni
Nata a Busto Arsizio il 25 marzo 1940, oggi Mina compie 80 anni. Una delle voci femminili più belle e straordinarie di sempre non appare in pubblico da oltre 40 anni, ma non ha mai smesso di cantare.

Su Anna Maria Mazzini in arte Mina si è detto e si è scritto di tutto. Sessant’anni di carriera, solo un terzo dei quali trascorsi sul palcoscenico. Dal 1978 Mina ha scelto di non esibirsi più in pubblico, pur continuando sempre a cantare e ad incidere un disco l’anno. Il più recente è “Mina Fossati”, uscito nel novembre 2019.

Appare per la prima volta in televisione il 1° marzo 1959  con il nome di Baby Gate nel programma di Mike Bongiorno “Lascia o raddoppia?”, dove canta “Nessuno”. Il 1959 è anche l’anno del debutto di Adriano Celentano, al quale Mina è sempre rimasta legata da una profonda amicizia.

Lo pseudonimo Baby Gate da lì a poco viene abbandonato, e Anna Maria Mazzini diventa Mina. Nel 1960 incide “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli, brano che segna la svolta della sua carriera dalle canzoni “urlate” (come Splish Splash e Una zebra a pois) alla canzone d’autore. 

Le uniche due partecipazioni al Festival di Sanremo risalgono al 1960, quando arriva al settimo posto, e al 1961 con “Le mille bolle blu” e un piazzamento al quinto posto. Delusa dalla classifica, Mina promette di non voler partecipare più a gare canore, e così effettivamente sarà. Dal 1961 in poi la carriera di Mina è un’escalation continua di successi e di tournée internazionali.

 

Nell’aprile del 1963 Mina da alla luce il suo primogenito Massimiliano, nato dalla relazione con l’attore Corrado Pani che all’epoca era ancora sposato. La maternità è considerata dall’opinione pubblica uno scandalo, e Mina viene allontanata dalla televisione di stato. Il pubblico invece continua a seguirla con affetto e le fa sentire la sua vicinanza. La “quarantena” dura circa un anno. Viene riammessa ad esibirsi nel 1964, quando partecipa a programmi come La Fiera dei Sogni e Teatro 10.

Nel 1965 Antonello Falqui le affida la conduzione di “Studio Uno”, che condurrà anche nel 1966, Mina ospita e duetta tra gli altri con Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Totò, Walter Chiari, Alberto Sordi, Amedeo Nazzari, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Enrico Maria Salerno, Peppino De Filippo, Adriano Celentano, Rossano Brazzi.

Nel 1967 Mina incide “La canzone di Marinella” di un allora sconosciuto Fabrizio De Andrè. Tra la fine degli anni Sessanta e la metà degli anni Settanta Mina pubblica una serie di successi come “Non credere”, “Bugiardo e incosciente”, “Grande Grande Grande”. Diviene musa ispiratrice della coppia Mogol-Battisti, che le affidano una serie di successi come “Insieme”, “Io e te da soli”, “Amor mio”. 

Il 23 agosto del 1978 l’ultima apparizione pubblica di Mina alla Bussola di Marina di Pietrasanta. In sessant’anni di carriera ha inciso canzoni in inglese, spagnolo, tedesco, giapponese, francese. Ha coperto un repertorio che va da Napoli a Frank Sinatra, dal pop al rock’n’roll, dalla canzone d’autore all’Opera.

«Essere immortale non mi interessa, invecchiare mi piace», ha dichiarato anni Mina. Oggi è un giorno importante per milioni di fans innamorati della sua voce unica, potente, emozionante. 

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