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“Abandonalism”: luoghi abbandonati diventano set fotografici o location di matrimoni

Prende sempre più piede il trend di scegliere posti abbandonati come set fotografici per sfilate di moda e matrimoni.

 L’Abandonalism è la nuova tendenza che sta coinvolgendo architetti, designer, star e artisti, sempre più impegnati ad ascoltare e a raccontare le storie di luoghi abbandonati o di oggetti dismessi.

È quanto emerge da uno studio condotto da Espresso Communication per Galleria Battilossi su oltre 30 testate internazionali dedicate a lifestyle e tendenze nei campi della moda, del food, dell’arredamento e dell’arte. Un trend al quale si ispirano anche designer come Maurizio Battilossi, fondatore della Galleria Battilossi: «Alla base del mio lavoro c’è l’idea che la sublime raffinatezza non stia soltanto nella perfezione, ma che possa essere trovata anche in oggetti semplici che mostrano i segni del tempo, come una lamiera corrosa. I disegni astratti della nostra linea di tappeti Eclectica, ad esempio, si ispirano a superfici artificiali che si incontrano nella quotidianità. Credo che per disegnare un tappeto contemporaneo, in grado di esaltare interni ricercati e reinventare lo spazio che lo circonda, sia fondamentale muoversi sul sottile confine fra passato e futuro e che nulla, come un oggetto abbandonato, preda del tempo e in continua trasformazione, racchiuda questo concetto».

Il trend dell’Abandonalism ha avuto inizio con la mostra “Ruin Lust” alla Tate Gallery di Londra, che si è tenuta nel 2014. Dopo quell’evento, le visite alle fabbriche abbandonate sono aumentate, un caso esemplare è Chernobyl.

 

Una tendenza che spopola anche su Instagram

Il trend dell’Abandonalism è molto popolare anche sui social network. Esemplare è l’account Instagram Beautiful Abandoned Places (@itsabandoned), seguito da 1,6 milioni di follower, dove si possono ammirare affascinanti luoghi abbandonati.

Ha successo anche l’hashtag #abandoned, che conta oltre 7 milioni di post, seguito da #ruins e #abandonedplaces che ne contano circa 3 milioni. Non solo Instagram, ma anche YouTube consacra questo tema. Un esempio è il canale “Exploring with Josh” con circa 4 milioni di iscritti.

Il fascino del tempo che scorre

È evidente quanto sia forte il fascino dei luoghi abbandonati, che abbraccia anche settori come la moda, la ristorazione e la fotografia. In questi non luoghi vengono organizzate sfilate, cene e ricevimenti, che donano nuova vita a questi spazi dimenticati. Cos’è che davvero affascina in questi luoghi? La paura, il mistero, la nostalgia, tutte emozioni che provocano un piccolo brivido di eccitazione.

Le rovine non sono altro che la testimonianza dell’opera umana, del tempo che inesorabilmente scorre, di quanto la natura possa prendere il sopravvento anche su opere prodotte dall’uomo. Tutti elementi che scatenano i sensi e l’ispirazione dell’inconscio. Nell’altalena creativa, il corso della storia ha visto opere seguire le tendenze verso un’estetica avanguardista e tendenze verso un’estetica retrospettiva. Sarà per via di questa nostra nuova sensibilità sociale, volta a un minore impatto ambientale, che oggi si vedono opere d’arte realizzate con ferro arrugginito oppure con oggetti di scarto?

Antiche fabbriche, ex aree industriali e teatri abbandonati diventano i nuovi set per le sfilate. Spesso questi luoghi abbandonati rinascono per accogliere nuovi progetti e vivere un nuovo destino. Un interessante caso è la newyorkese High Line, la ferrovia sopraelevata, non utilizzata dagli anni ’80, che è oggi un parco lineare. Altro esempio è la vecchia distilleria dei primi del Novecento, situata in Largo Isarco a Milano, che è oggi  una delle due sedi della Fondazione Prada. 

Matrimoni in antichi casali abbandonati

Anche i matrimoni scelgono lo stile urban wedding, dove magazzini dismessi e antichi granai diventano affascinanti set fotografici o location per lo svolgimento di un ricevimento decisamente originale. Nel film “Made in Italy” di Luciano Ligabue (2018), i due protagonisti Riko (Stefano Accorsi) e Sara (Katia Smutniak) si risposano in una vecchio casale abbandonato.

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