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Francesco, 9 anni, disegna maestre e compagni: «Quest’anno non possiamo fare la foto di classe, ci ho pensato io».

Francesco, un alunno di una scuola elementare di Torino, ha ritratto a matita i compagni di classe e le sue maestre. Il disegno è arrivato sulla scrivania della vice ministra all’istruzione che lo ha condiviso su Facebook.

In questo anomalo anno scolastico 2019-20 non ci sarà l’ultimo giorno di scuola. Mancherà la gioia dell’ultima campanella prima delle vacanze, mancheranno i saluti e gli arrivederci a settembre. E non si farà neppure la classica foto ricordo di fine anno.

Ma i bambini hanno mille risorse, e con l’immaginazione e la fantasia sono capaci di compiere piccole ma straordinarie imprese. È il caso di Francesco, un bimbo torinese di 9 anni, che ha disegnato a matita tutti i suoi compagni di quarta elementare e le loro cinque insegnanti. Poi ha inviato il ritratto ricordo a tutti gli amichetti e alle maestre, che non vede più da oltre due mesi. Nella dedica Francesco ha scritto: «Visto che quest’anno non possiamo fare la foto di classe, ci ho pensato io».

Il disegno dell’alunno torinese è arrivato all’attenzione della viceministra all’istruzione Anna Ascani, che lo ha condiviso su Facebook.

«Questo virus non ha permesso a tanti bambini di abbracciarsi e condividere momenti di socialità, elementi fondamentali quanto l’apprendimento», ha scritto Anna Ascani. «Quando ho ricevuto questa foto, però, ho anche pensato alla loro capacità di dare risposte alle abitudini compromesse dall’obbligo di distanziamento sociale».

Francesco ha 9 anni, frequenta la scuola primaria a Torino.Ha disegnato tutta la sua classe e l’ha mandata ai suoi…

Publiée par Anna Ascani sur Dimanche 10 mai 2020

 

Nel frattempo si lavora per organizzare al meglio il rientro di bambini e ragazzi nelle scuole. Scrive la viceministra Ascani nel post:

«Con il Comitato di esperti guidato dal Prof. Bianchi e gli enti locali, stiamo immaginando tre differenti scenari per il rientro, a seconda dell’andamento dell’epidemia. Siamo consapevoli che i più piccoli hanno assolutamente bisogno di recuperare le relazioni in presenza: per permetterlo pensiamo a gruppi più piccoli, con più attività da affiancare a quelle ordinarie come musica, arte, sport, creatività digitale e laboratori, da svolgere anche in altri spazi».

 

 

 

 

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