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Coronavirus: è morto a Oviedo lo scrittore Luis Sepulveda

Lo scrittore Luis Sepulveda è morto per coronavirus a Oviedo. Aveva 70 anni. Lo riferisce l’agenzia di stampa spagnola Efe che cita fonti vicine all’autore cileno.

Luis Sepulveda è morto oggi a Oviedo. Il Coronavirus si è portato via uno dei più grandi scrittori contemporanei,  che ha scelto la letteratura per ”dar voce a chi non ha voce”. Luis Sepulveda era atteso a marzo in Italia per parlare di ‘Coraggio’ al festival dei piccoli e medi editori ‘Più libri più liberi’, cancellato per la pandemia.

Lo scrittore ha lottato contro il virus fino all’ultimo. Era ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Universitario di Oviedo, nelle Asturie. Viveva lì dal 1996, a Gijon, con la moglie Carmen Yáñez, poetessa cilena e grande amore di una vita. Lo scorso ottobre Sepulveda aveva compiuto 70 anni.

“Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare” un best seller mondiale

Aveva conquistato la popolarità  internazionale con il romanzo  ‘Il vecchio che leggeva romanzi d’amore’, pubblicato in Italia nel 1993. Era poi seguito “‘Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare”, divenuto un best seller mondiale. Dal libro fu realizzato anche un film d’animazione diretto da Enzo D’Alo’.

Nato a Santiago del Cile, Sepulveda era cresciuto in un quartiere proletario. Da ragazzino sognava di diventare un calciatore ma l’incontro con Gloria, ”la ragazza più bella del mondo” lo fece andare in un’altra direzione, verso la poesia che era la cosa che lei amava di più. Così diventò un fervido lettore di Garcia Lorca, Antonio Machado e Gabriela Mistral, prima donna latinoamericana a vincere il Nobel per la letteratura nel 1945.

Sepulveda aveva combattuto contro il regime di Pinochet e nel 1973  era stato arrestato dopo il colpo di stato con cui si era instaurata la dittatura di Pinochet. Era stato liberato sette mesi dopo per le pressioni di Amnesty International ma un nuovo arresto lo aveva condannato all’esilio. Nel 1979 in Nicaragua si era unito alle Brigate Internazionali Simon Bolivar. In Europa si era stabilito dopo la fine della rivoluzione, prima ad Amburgo e poi in Francia.

Il suo ultimo romanzo pubblicato in Italia è ‘La fine della storia’ e l’ultima favola ‘Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa’. La produzione favolistica era iniziata nel 1997 con ‘Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare’, pubblicata da Salani e poi da Guanda cui sono seguite fra l’altro ‘Storia di un topo e del gatto che diventò suo amico’ e ‘Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà’. “Delle mie favole sono sempre protagonisti animali e questo, come accadeva in quelle antiche, ti permette di vedere da lontano il comportamento umano per comprenderlo meglio” aveva detto lo scrittore in un’intervista all’Ansa.

 

 

 

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