Dior ha presentato la collezione Cruise 2026 a Roma, nella cornice di Villa Albani Torlonia. Un viaggio tra moda, arte e memoria firmato Maria Grazia Chiuri.
La collezione Dior Cruise 2026 è molto più di una sfilata. È un viaggio personale, un racconto visivo che attraversa la memoria e l’immaginazione. Presentata il 27 maggio nei giardini della storica Villa Albani Torlonia, a Roma, la collezione firmata da Maria Grazia Chiuri è un omaggio alle radici culturali e artistiche della città eterna, dove tutto si mescola: cinema, arte, teatro e moda.

Le sfilate delle collezioni Cruise hanno portato Maria Grazia Chiuri in luoghi iconici in giro per il mondo. Tra gli straordinari luoghi scelti negli ultimi anni, la Plaza de España a Siviglia, lo stadio Panathinaiko ad Atene, la piazza del Duomo a Lecce, il Collegio di Sant’Ildefonso a Città del Messico. Ed ora la designer riportamla Cruise Collection a Roma, la sua città natale.

Al centro della narrazione, una figura carismatica del Novecento: Mimì Pecci-Blunt. Musa colta e raffinata, Mimì incarnava lo spirito cosmopolita di Roma, Parigi e New York. I suoi celebri balli diventano qui metafora creativa: occasioni in cui i travestimenti rompevano le regole e liberavano l’identità. Chiuri riparte proprio da questa idea di mascheramento, come atto di ribellione e poesia.
Il film di Matteo Garrone per presentare la collezione
A Roma si risvegliano i fantasmi del cinema italiano e dei balli in maschera d’epoca. Prima dell’attesissima presentazione della collezione Dior Cruise 2026 nella Città Eterna, atmosfere sospese, figure evocative e suggestioni oniriche si intrecciano nei minuti iniziali del film “Les Fantômes du Cinéma”, diretto da Matteo Garrone, realizzato appositamente per raccontare l’immaginario della sfilata.
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Nel corto, i protagonisti sembrano usciti da una pellicola d’autore: richiamano le creature affascinanti di Visconti e Fellini, sospese tra realtà e sogno. Le loro presenze, quasi irreali, anticipano il tono della collezione, che si muove tra storia e immaginazione, tra la magia del grande schermo e l’eleganza sartoriale firmata Dior.
Dior, la sfilata Cruise 2026
La sfilata si apre con una palette dominata dal bianco, lavorata su tessuti diversi, dal più compatto al più impalpabile. Un fil rouge che unisce pezzi dal forte valore simbolico: gilet sartoriali presi in prestito dall’armadio maschile, giacche a coda accostate a gonne ampie, abiti in pizzo finissimo, vestiti-chasuble e giacche militari rifinite da bordi neri e bottoni decorativi.
Tra i bianchi, spiccano lampi di colore che raccontano altre storie. Il nero e il rosso, declinati in velluto, richiamano poi le dive vestite dalle Sorelle Fontana e l’eleganza sensuale della Dolce Vita. Una silhouette dorata in velluto chiude il défilé, intensa e assoluta.
L’intera collezione si muove come una farandola teatrale, in cui ogni elemento convive in armonia con gli altri. Maria Grazia Chiuri costruisce così un universo sospeso tra il reale e il simbolico, dove i personaggi si trasformano in archetipi e la moda diventa linguaggio poetico.
La collezione Dior Cruise 2026, dunque, non è solo una capsule couture. È una dichiarazione d’amore per Roma e le sue infinite storie. Un intreccio di ricordi, sogni e affinità stellari che prende forma grazie all’intuito visionario della sua Direttrice Artistica.