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Gucci si allea con Facebook e Instagram nella lotta alla contraffazione

Gucci con Facebook nella lotta alla contraffazione
Quello dei prodotti fake, le cosiddette “replica”, è un fenomeno che causa alle aziende perdite di miliardi. L’ultima a scendere in campo nella battaglia contro la contraffazione  è la maison fiorentina Gucci, e lo fa alleandosi con Facebook e Instagram.

Gucci con Facebook e Instagram contro i falsi. Quello della contraffazione dei prodotti di lusso è una piaga con la quale da anni i grandi brand devono fare i conti. Si calcola che il commercio mondiale di prodotti italiani contraffatti abbia un valore superiore ai 32 miliardi di euro. Una cifra pari al circa il 4% del fatturato totale delle aziende manifatturiere italiane.

La scorsa estate, Amazon si era unito alla maison Valentino in una causa contro un sito che vendeva articoli contraffatti della maison. Ora Facebook e Gucci hanno avviato una causa congiunta per violazione dei termini di servizio e delle condizioni d’uso di Facebook e Instagram e per violazione dei diritti di proprietà intellettuale di Gucci, contraffazione dei marchi Gucci e concorrenza sleale.

Gucci con Facebook nella lotta alla contraffazione

Gucci con Facebook e Instagram contro la contraffazione

La causa è al Tribunale distrettuale nord della California. Il soggetto accusato delle violazioni è una persona fisica. I suoi account Facebook e Instagram erano già stati oggetto di accertamenti da parte di Facebook. Ha però continuato continuato ad usarli per promuovere la sua attività online, cioè la vendita di prodotti contraffatti di Gucci. Oltre al reato, c’è la violazione dei termini di servizio di Facebook e Instagram.

Il team Gucci è da anni impegnato in questa battaglia. Solo nel 2020, secondo quanto riportato in una nota, sono stati rimossi oltre 4 milioni di annunci di prodotti contraffatti online su varie piattaforme. Si è proceduto inoltre al sequestro di 4,1 milioni di prodotti contraffatti offline. 45.000 siti web, account e pagine sui social media hanno visto la chiusura o la disattivazione.

Gucci con Facebook nella lotta alla contraffazione

«Tali sforzi – viene spiegato – sono volti a preservare il patrimonio creativo di Gucci. Al tempo stesso servono a tutelare i clienti, che devono essere messi nelle condizioni di avere certezza dell’autenticità dei prodotti Gucci e di non rischiare di acquistare prodotti contraffatti». La causa, spiega ancora la nota, «s’inserisce all’interno di un solido piano strategico mirato al rispetto della proprietà intellettuale». Un piano messo in atto da Gucci per contrastare la violazione dei propri diritti sia online che offline ad ogni livello, partendo dalla produzione e distribuzione fino alla promozione e vendita.

Il problema della contraffazione sui social

Nell’ambito di questa strategia, viene spiegato, Gucci coopera e collabora attivamente con le dogane e altre forze dell’ordine in tutto il mondo per identificare e contrastare casi di contraffazione. Facebook e Instagram, da parte loro, ricordano come i loro termini di servizio vietino rigorosamente la violazione dei diritti di proprietà intellettuale, compresa la vendita o la promozione di prodotti contraffatti.

La collaborazione con brand come Gucci «ha aiutato Facebook e Instagram a sviluppare un solido programma di protezione della proprietà intellettuale, che include, tra le altre cose, una procedura globale di notifica e rimozione». Nel 2020, Facebook ha rimosso più di un milione di contenuti sulla base di migliaia di segnalazioni da parte di vari brand, tra cui Gucci.

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