Arriva dal passato la stampa più alla moda per la prossima stagione. È l’Heritage Prints di Max Mara, che decora abiti e accessori, vista alla sfilata Autunno/Inverno 2019.
L’Heritage Prints di Max Mara è ripresa da un foulard creato dalla maison nel 1991 per festeggiare i suoi “primi quaranta anni”,. Racchiude la lunga storia di eleganza e creatività della Maison, attraverso il tratto sofisticato degli stilisti e illustratori che hanno officiato nel corso del tempo per il brand: dai figurini di madame Beretta agli inconfondibili croquis di Karl Lagerfeld, passando via via per quelli di Guy Paulin, JC de Castelbajac o di Emmanuelle Khanh fino al lettering #maxmaragram e alle raffinate illustrazioni della leggendaria Brunetta, in un ricercato patchwork, preziosamente stampato su seta.
L’origine del brand
Max Mara è stata fondata nel 1951 da Achille Maramotti. Il nome deriva proprio da diminutivo del cognome in “Mara”, al quale è stato aggiunta la parola “Max” come aggettivo superlativo. Un’altra curiosità è legata al marchio Marina Rinaldi, sempre di proprietà della Holding. Il brand, che produce capi di abbigliamento oltre la taglia 46, prende il nome dalla bisnonna di Maramotti, che a fine Ottocento gestiva un atelier di lusso nel cuore di Reggio Emilia Negli anni, Maramotti si è avvalso della collaborazione delle eccellenze del design. Tra i nomi che hanno collaborato con la Maison ricordiamo ad esempio Karl Lagerfeld, Jean-Charles de Castelbaic, Narciso Rodriguez, Luciano Soprani e Dolce & Gabbana. Achille Maramotti si è spento nel 2005. Oggi l’azienda, rimasta sempre di proprietà degli eredi Maramotti, i tre figli Luigi, Ignazio e Ludovica. conta circa duemila e cinquecento punti vendita in 90 Paesi del Mondo. La Holding detiene in totale 23 griffe, tra le quali Sportmax, Marella, Pennyblack, Persona e iBlues.